Lettera aperta del cittadino di Montefalcone nel Sannio Giovanni Menna:
Se avessi potuto, avendone la forza politica, mi sarei battuto con tutte le mie energie per la formazione di una sola lista sociale e popolare.
Vorrei iniziare così questa mia disamina della situazione politico-amministrativa della mia comunità: Montefalcone nel Sannio, paesino di circa 1.500 abitanti sito nella bellissima Valle del Trigno.
Una comunità nella quale negli ultimi anni sono venuti meno diversi servizi essenziali per i cittadini, tanto che anche qualche artigiano è stato costretto, suo malgrado, a chiudere “bottega”. Infatti, come tutte le piccole realtà locali anche Montefalcone è stata, e lo è ancora, fortemente interessata dallo spopolamento e dall’abbandono, fenomeni che, condizionati dalla scarsità di lavoro e di servizi pubblici adeguati, stanno minando fortemente la sopravvivenza stessa del nostro territorio.
In termini politico-amministrativi, a mio avviso, l’unico modo per cercare di frenare queste problematiche sarebbe stato quello di organizzare un fronte politico, con chiare connotazioni sociali e popolari.
Prima delle amministrative del 2022 (che si chiudono con il ballottaggio deciso dal TAR, previsto per il 23 e 24 aprile p.v.) una simile opzione era sul tavolo delle trattative.
Ancora oggi tanti cittadini si interrogano sui i motivi per cui questa idee aggregativa venne scartata, portandoci alla situazione odierna.
Una volta portato al fallimento l’opzione di organizzare un fronte popolare e sociale, vecchi amministratori e decisori locali vicini alla mia area politica e che quindi si definiscono di “sinistra”, gli stessi che hanno amministrato negli ultimi 15 anni, compreso il circolo del PD di cui fino a ieri ignoravo l’esistenza (tutt’ora nessuno o in pochi sanno dove è ubicata la sua sede), hanno dato vita ad una lista civica che esprime come candidato sindaco un giovane, sicuramente volenteroso, ma che nulla a che fare con il progressismo, elemento principale che caratterizza uno schieramento che si definisce di sinistra. Infatti il Sindaco Fabio Pasciullo, come da lui stesso dichiarato in alcune trasmissioni televisive di emittenti locali, è un uomo di “destra”, anzi di “estrema destra”.
Queste dichiarazioni hanno creato molto imbarazzo a chi come me proviene da estrazioni socialiste e di sinistra .
Ma non solo Pasciullo, candidato Sindaco nella lista che dovrebbe essere espressione della sinistra, rappresenta la destra, dal momento che a contrapporsi a lui c’è un'altra lista civica con a capo un altrettanto volenterosa giovane, ma anch’essa dichiaratamente di centrodestra.
Credo che sia la prima volta che accade una cosa del genere a Montefalcone.
I nostri antenati politici che hanno fatto di Montefalcone una roccaforte della sinistra molisana, voglio citarne solo due nomi l’On. ALFREDO MARRAFFINO e l’indimenticabile Sindaco MARIO GRAZIANO, si stanno rigirando nella tomba.
Dover scegliere tra due persone dichiaratamente di destra, a mio avviso, rappresenta uno sfregio ai valori della Resistenza e alla Memoria dei nostri Padri costituenti.
Voglio essere da subito chiaro che verso i due giovani candidati non c’è nulla di personale, anzi apprezzo ed ammiro il loro coraggio. Semplicemente essi sono lontani da me, per valori politici e idee. A tal riguardo voglio sottolineare che ambedue i candidati (Fabio Pasciullo era già stato eletto sindaco) hanno accolto con applausi il Leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni, in una sua visita molisana in campagna elettorale nella città di Termoli.
Alla luce di ciò, oggi, con la presente lettera chiedo quindi di poter conoscere le ragioni con le quali i dirigenti della Sinistra Falconese non hanno inteso preparare una lista comunale con a capo un esponente appartenente alla nostra area politica e che si riconosce nei valori della sinistra.
Ancora, vorrei capire se non ci sono riusciti per loro incapacità oppure per altre ragioni strettamente connesse ad interessi personali o alla voglia di non perdere il potere.
Ritengo banalmente che non siano riusciti a formare una classe dirigente di persone della nostra area politica solo ed esclusivamente per la loro incapacità gestionale e organizzativa.
Riconosco però loro una cosa. In meno di 15 anni hanno avuto la capacità di far scomparire la sinistra dalla scena sociale e politica a Montefalcone.
Capisco che per molti di noi dover scegliere tra due candidati di destra è molto imbarazzante, ma se decidiamo di farlo, ricordiamoci le ragioni per le quali ci siamo ritrovati dinanzi a questa difficile scelta.
Nonostante ciò, da semplice cittadino che ama la sua comunità, nonché da libero elettore, pur con tanti dubbi e punti interrogativi, legati anche a ciò che ho inteso esprimere con questa mia nota, voglio fare un appello a tutti coloro che si riconoscono e si sentono liberi come me, invitandoli comunque ad andare a votare, dal momento che il nostro morente comune necessita oggi di una guida.
Votiamo tutti, ma ricordiamoci sempre che la politica deve essere al servizio del cittadino e non viceversa.
Il 24-25 di giugno saremo chiamati a rinnovare anche il Consiglio Regionale del Molise. Spero che almeno in quell’occasione potremmo votare donne e uomini che, parafrasando Nanni Moretti, ci dicano finalmente qualcosa di sinistra.
A tal riguardo voglio ricordare ancora le tante battaglie per il lavoro, per il salario, per la salute etc., che in passato insieme a molti concittadini in luoghi diversi abbiamo sostenuto.
Abbiamo bisogno di una politica seria, che parli ai cittadini, visto che ancora oggi sempre più persone non riescono come me a sostenersi economicamente, per colpa di un lavoro che è cambiato e del precariato che riduce la possibilità di guardare più serenamente al futuro. Problematiche, queste, che sono state aggravate proprio da chi non si è mai battuto concretamente per la crescita economica e lo sviluppo locale, dando a tutti le stesse opportunità.
Non votiamo solo per appartenenza famigliare o interessi, ma diamo il voto per chi intende lavorare per migliorare il nostro comune, per il bene di tutta la collettività e non solo per i pochi.
Il presente è un Pensiero strettamente personale, di semplice cittadino e elettore.
Buon voto a tutti