MONTENERO DI BISACCIA. Per una settantina d'anni o giù di lì a nessuno era venuto in mente, poi è arrivato l'evento eccezionale e sì che andava evidenziato. Comparve il cartello, poi sostituito da un altro, tutti e due invecchiati e coperti di parietaria nel frattempo. Da ieri finalmente il muraglione del belvedere è pulito. Anche da cartelli più o meno di propaganda per le attività dell'amministrazione comunale.
L'alto muro che sovrasta l'ultimo curvone di via Frentana è stato pulito ieri, rimosse tutte le erbacce cresciute in mezzo ai mattoni pieni che ne costituiscono il rivestimento. E insieme a quelli che nel frattempo erano diventati cespugli, è sparito anche il cartello che annunciava l'arrivo della banda ultra larga a Montenero.
Un passo indietro: per decenni il muraglione del belvedere ha visto usi diversi dal contenimento del terrapieno solo durante le feste natalizie. Vi erano (e vi sono) infatti attaccate le luci che da dicembre a inizio gennaio fanno da datario. Finché, nel maggio 2017, non è arrivato l'evento storico, eccezionale: la partenza di una tappa del Giro d'Italia da Montenero di Bisaccia. Un qualcosa di unico, questo è fuori di dubbio, ma il cartello affisso per l'occasione su quel muro sarebbe rimasto lì anche ben oltre lo spettacolo dei duecento ciclisti, i più forti del mondo, partiti da via Carabba alla volta del leggendario Blockhaus, sulla Majella.
Si dovette infatti aspettare il 2019 inoltrato per vederlo sostituito (i corridori nel frattempo avevano disputato altri due Giri d'Italia); e a farlo fu quello che annunciava l'arrivo della banda ultra larga per connettersi a internet. Vale a dire Open Fiber, il segnale che arriva con fibra ottica direttamente dentro casa e non più solo alla cabina più vicina. Qualità del segnale senza paragoni, per il cui approdo in paese l'amministrazione comunale partecipò in qualche modo, almeno a livello organizzativo e burocratico.
E sul cartello, come per il Giro, lo stemma del Comune: ecco chi dovete ringraziare, a voler essere maliziosi.
La fibra super veloce è poi arrivata, con un ritardo rispetto ai tempi previsti, e il cartello nel frattempo sbiadito, oltre che non più attuale, rimaneva lì. A oscurarlo ci stavano pensando i cespugli di parietaria, finché ieri non è stato rimosso, in occasione della grande pulizia di primavera.
E adesso che il muro appare così pulito può nascere una domanda, sempre per i soliti maliziosi: l'amministrazione ci piazzerà ancora qualche cartello per farsi propaganda?
