MARINA DI MONTENERO. Le foto col bel tempo lo mostrano ancora di più: non è servito a nulla. Nel giro di qualche giorno, e con una sola mareggiata, è andata via tutta la sabbia tolta dal canale del porto turistico e posata sulla spiaggia. La battigia è identica a un mese fa: consumata fin quasi al muretto.
Un tema seguito da Monteneronotizie in tutte le fasi, ma le ultime foto, semmai servisse ancora, dimostrano l'inefficacia dell'intervento.
Nelle settimane scorse ditte specializzate hanno dragato il canale di ingresso del porto turistico alla Marina di Montenero. Un lavoro commissionato dalla società proprietaria della struttura, quindi privato, ma che per errore in uno degli articoli usciti su Monteneronotizie è stato descritto come finanziato dalla Regione. Errore poi rimediato, dovuto alla quasi concomitanza con altre operazioni a difesa della costa. Errore di cui ci scusiamo con i lettori.
La sabbia cavata dal fondo del mare è stata poi posata alcune centinaia di metri più in là, precisamente sulla spiaggia al termine di via Andrea Doria. Ciò che doveva nelle intenzioni ridare fiato a una parte di litorale da sempre erosa dal mare, per altro senza costi per l'ente pubblico.
Finché non è arrivata una mareggiata, neanche di grande intensità, che in un solo giorno ha spazzato via tutta la "nuova" sabbia. Nei giorni scorsi su Monteneronotizie abbiamo riportato anche il parere di un tecnico che, oltre a prevedere cosa poi è accaduto, ha anche proposto una soluzione. In sintesi due file di scogli, trasversale e longitudinale, per far sì che il moto ondoso non sfoghi tutta la sua energia sulla sabbia e arrivi quasi a lambire il muretto del lungomare.
Non bastasse, la sabbia che è durata solo un giorno sulla battigia presto tornerà dov'era, vale a dire nel canale di ingresso del porto turistico. Occorrerà dragare di nuovo.
Il tema sarà discusso anche in Consiglio comunale a fine mese, poiché la minoranza ha presentato un'interpellanza. Si vedrà come si svilupperà la discussione, che dovrà necessariamente tenere conto di un fattore: la competenza sulla protezione della costa è della Regione. Il Comune non può posare scogli in mare, ma può far sentire la sua voce. Altro fattore è che il lavoro è stato prettamente privato, non c'è stato spreco di denaro pubblico.
Prima di far finire tutto in bagarre come spesso accade in Consiglio, sarà il caso di tenere conto del più fondamentale dei fattori, ben noto dopo quanto accaduto in questi giorni: non basta spianare un po' di rena col Caterpillar. Occorre fermare le onde.
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Nelle foto la spiaggia come appariva ieri, in basso veduta dall'alto dopo la posa della sabbia poi rimangiata dal mare e la battigia subito dopo la mareggiata