PETACCIATO. Si infiamma il dibattito politico nel piccolo centro costiero. Sabato il sindaco Antonio Di Pardo ha interrotto il silenzio che perdurava dall'inizio della crisi amministrativa, poi risolta. Un attacco duro ai danni dell'ex sindaco, ed ex alleato, Roberto Di Pardo, oggi consigliere regionale. Quella che segue è la nota di replica di quest'ultimo:
«Amministrare significa avere una visione per il futuro. Le recenti vicende politiche che hanno scosso l’amministrazione comunale di Petacciato meritano un supplemento di analisi scevro da personalismi e pregiudizi. Medesima attenzione verrà riservata anche alla lettera del sindaco diffusa nella giornata di ieri. Ma andiamo con ordine.
Dopo circa sei mesi dalle elezioni amministrative di giugno 2024, alle quali, è bene ricordarlo, ha concorso una sola lista, abbiamo assistito alle dimissioni di tre assessori, i quali, unitamente ad altri due consiglieri comunali, hanno costituito il gruppo consiliare “Petacciato in buone mani.”
Il gruppo di recente costituzione è rappresentato, per la gran parte, da amici che insieme al sottoscritto, hanno contribuito alla costruzione di un progetto politico nato diversi anni fa e che nel tempo ha incontrato un vasto consenso.
Da quanto mi è dato comprendere, il vero pomo della discordia che ha prodotto una rottura insanabile, è consistito nella totale assenza di programmazione da parte di chi è a ciò deputato, vale a dire il sindaco.
Lo stesso sindaco che ha beneficiato della mia indicazione alla candidatura ha ricevuto in dote una situazione finanziaria solida, con risorse già disponibili pronte ad essere impegnate e che si stanno trasformando in opere pubbliche che andrò di seguito ad elencare.
Condizioni non certo createsi grazie alla sorte, ma unicamente per mezzo di relazioni politiche maturate già da prima che io diventassi sindaco, unitamente ad altre costruite durante il mio mandato, e che hanno consentito al nostro comune di essere destinatario di importanti finanziamenti solo grazie ai quali oggi è possibile “realizzare”.
Non vuole essere vanagloria, ho fatto solo ciò che un primo cittadino ha l’obbligo di fare.
Ecco le opere – realizzate e in via di realizzazione – frutto della programmazione di chi ha preceduto questo sindaco: la costruzione di un asilo nido, ma non solo.
- Efficientamento energetico scuola per l’infanzia
- Realizzazione del campo da calciotto
- Il rifacimento di Piazza Belgioioso (in fase di gara)
- Area Fitness
- Tensostruttura
- Progetto “Vicin a vu”
- Area giochi e mini Peach in C.da Lemitoni
- Piazza Pier Paolo Pasolini
- Interventi per 1.000.000 di euro per dissesti idrogeologici
- La realizzazione del mercato coperto
- Spiaggia Abile
- La costruzione di una mensa scolastica
- L’appalto per una nuova strada in Colle Turchese
- Marciapiedi e illuminazione in Contrada Lemìtoni
- Riqualificazione, attraverso il progetto pinqua, di 6000 mq a Petacciato Marina (zona chiesa e impianti sportivi)
- Riqualificazione impianti sportivi Petacciato Marina per 900 mila euro (impianti sportivi inclusivi “C’entro anch’io”)
Al contrario, oggi non è dato rinvenire una sola azione tesa ad ottenere nuove opportunità di finanziamento che pure si sono presentate e che doversi comuni limitrofi hanno alacremente colto.
Questa si chiama assenza di programmazione, di visione e di idee.
Prova ne è che i seguenti bandi:
1. Bici in Comune” (50mila euro)
2. Area Camper” (360mila euro)
3. Turismo Inclusivo” (500mila euro)
4. Turismo è Cultura” (20mila euro)
sono stati completamente ignorati.
Circa 1.000.000 di euro di finanziamenti pubblici non entreranno nelle casse comunali per incapacità politica e amministrativa.
A tanto se si aggiunge anche la perdita dell’autonomia scolastica – dal sottoscritto ripetutamente preservata come era suo preciso onere – appare chiaro a tutti l’irrilevanza di chi oggi siede al vertice di questa amministrazione comunale.
Rivendico la mia totale responsabilità politica nell’aver imposto Tonino Di Pardo a candidato sindaco, combattendo contro le resistenze di diversi amministratori uscenti restii a ricandidarsi e non prestando ascolto a diversi miei concittadini che già all’epoca ne segnalavano l’inadeguatezza al ruolo.
Ecco, su questo punto voglio essere molto chiaro: sono stato riconoscente nei confronti di chi in passato mi ha sostenuto e ha contribuito ai miei successi elettorali.
Mi è sembrato un atto doveroso da parte mia indicarlo candidato sindaco e lavorare per creare le condizioni migliori che garantissero a tutti una vittoria trionfale.
E probabilmente lo rifarei, la riconoscenza è una qualità che non mi difetta.
Goethe diceva: “L’ingratitudine è sempre una forma di debolezza”.
“Siamo una piccola comunità e ci conosciamo tutti”… sono parole che sposo appieno e che mi indurrebbero a non replicare neppure alle infamie ricevute da Tonino Di Pardo.
Ma lo devo ai miei concittadini e quindi non mi sottrarrò.
Ma davvero Tonino Di Pardo pensa di potersi erigere a paladino della verità e brandire impunemente la bandiera dell’onestà, magari anche della legalità e di non so quali altri nobili principi?
Ma davvero Tonino Di Pardo pensa di poterlo fare prendendo me come termine di confronto?
Ma davvero Tonino Di Pardo pensa di intimidire me, o altri miei amici, rivolgendosi alla Procura per i gravi fatti denunciati nella famigerata lettera anonima?
Stia sereno a tal proposito, Petacciato sino a qualche tempo fa oltre ad essere stata guidata da Buone Mani, è stata anche in Mani Pulite, le mie, che tali sono rimaste e tali rimarranno.
Il consenso popolare che mi ha portato a ricoprire i ruoli di consigliere comunale di minoranza, sindaco e consigliere regionale – a differenza di altri – non l’ho mai conquistato con la pratica del mercimonio o, peggio, delle promesse non mantenute.
La specchiata moralità – mia e della mia famiglia – mi ha consentito di ricoprire anche i prestigiosi incarichi di consigliere di amministrazione a Molise Acque e poi di Presidente del Cosib.
Ruoli che ho ricoperto con dignità e onore e che di certo non potranno essere minimamente offuscate dalle invettive di Tonino Di Pardo.
Sulla questione Rospi e Parcella Avvocato da sindaco, di comune intesa con l’intera maggioranza dell’epoca, ho formalmente contestato all’avv. Labbate il compenso richiesto, invitandolo a riparametrarlo sulla base delle tariffe professionali.
Non aderendo alla mia richiesta, il professionista si è rivolto al Tribunale di Larino per ottenere le proprie spettanze professionali. Ho sempre ribadito, insieme ai miei colleghi di maggioranza, che il comune avrebbe pagato al professionista l’importo che un giudice avrebbe stabilito. Ed è quello che continuo ancora a pensare e che spero, anzi sono certo, accadrà.
Tonino Di Pardo vive un costante derby con il sottoscritto con in palio il titolo di miglior sindaco tra i due, animato da un ego ipertrofico che obnubila la sua concreta percezione della realtà.
Dal primo giorno del suo insediamento ha tentato subdolamente di addossare a me problematiche amministrative che non era capace di risolvere. La perdita dell’autonomia scolastica – dovuta unicamente, mi preme ribadirlo, alla sua irrilevanza politica – le ha però superate tutte.
Roberto Di Pardo si nutre dei risultati conseguiti in ambito umano, professionale, politico e familiare. Non ho certo bisogno di celarmi dietro manovre tese a destabilizzare l’amministrazione comunale. Amministrasse se ne è capace, con una certezza in più: da oggi lo farà senza il mio ombrello, ma in compenso avrà al suo fianco in giunta chi fino a qualche mese fa gli si opponeva in consiglio comunale, e tra il giubilo di chi poco più di un anno fa denunciava presso gli uffici comunali, gli abusi edilizi posti in essere da suoi familiari, con pesanti conseguenze economiche a danno di questi ultimi.
Resta ferma e incondizionata la prosecuzione del mio impegno in favore di Petacciato che a breve beneficerà di un finanziamento di 5,6 milioni di euro.
Chi fa politica sa bene che è chiamato a scegliere e, per quanto mi riguarda, non ho mai avuto problemi a farlo e a dichiarare da che parte sto. Resto dalla parte di Petacciato e dei Petacciatesi, che presto torneranno in buone mani!
Post Scriptum: prendendo spunto dal Vangelo secondo Giovanni: 8:7 «chi tra voi è senza peccato scagli la pietra per primo». «E prima di farlo guardi bene a casa propria…»
Nella foto da sinistra Roberto e Antonio Di Pardo
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