Riparte la scuola. Intervista alla dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo Anna Ciampa.

Simone Zappitelli
08/09/2020
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. Tra pochi giorni la scuola tornerà ad accogliere i suoi studenti. L’Istituto Omnicomprensivo che abbraccia l’infanzia, la primaria, la scuola secondaria di primo grado e l’Ipsia, è pronto a riaprire le aule al suonare della prima campanella prevista per le ore 8:00 di lunedì 14 settembre. Le ansie e i timori legati al Covid-19 vengono scalzati dall’ottimismo e dalle misure di prevenzione messe in atto dai protocolli, dal buon senso delle famiglie e del personale scolastico. In questi giorni grazie alla disponibilità e alla cordialità della professoressa Anna Ciampa, massima dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo abbiamo fatto il punto della situazione. 
 
Gli studenti torneranno sui banchi di scuola dopo 6 mesi. Cosa li aspetta?
 
“Gli alunni e gli studenti troveranno la loro scuola, perché ritroveranno i loro docenti, i collaboratori, le figure di riferimento a cui sono abituati. Ritroveranno i loro spazi e i loro compagni. Nulla di tutto questo cambierà e, visto che la scuola è prima di tutto relazione umana, sono fiduciosa che tutto possa concorrere a far vivere ai nostri bambini e ragazzi un sereno e positivo rientro in classe. Troveranno anche un'organizzazione diversa, misure fondamentali per garantire la loro salute, la loro sicurezza e fare prevenzione, misure definite dal Comitato Tecnico Scientifico, dal Ministero dell'Istruzione e dal Ministero della Salute. Tutto questo farà da cornice, ma sarà una cornice imprescindibile. Le regole che ci siamo dati ci aiuteranno a superare insieme quest'emergenza, e, ritengo cosa altrettanto importante, ci aiuteranno a comprendere meglio che la scuola è una comunità nella comunità, è un bene di tutti, che potremo tutelare al meglio se ognuno di noi farà la sua parte, in classe e fuori”.
 
Quali misure di prevenzione da Covid-19 avete adottato e quanto influenzeranno i ragazzi e i docenti?
 
“La scuola si è organizzata fin da subito, prima di tutto acquisendo le valutazioni, in merito agli spazi, del Responsabile per la sicurezza, al fine di garantire l'opportuno distanziamento. Abbiamo valutato la specificità dei plessi per prevedere degli ingressi scaglionati e differenziati, ove necessario. Abbiamo fatto una ricognizione di arredi; utilizzato quanto potevamo utilizzare, liberato spazi, reso le aule più ariose. Gli Enti Locali hanno provveduto a verificare che tutte le porte e le finestre consentissero un perfetto ricambio d'aria. Abbiamo concordato, sempre con gli Enti Locali, interventi importanti per adottare ulteriori misure di contenimento del contagio. Abbiamo previsto in ogni plesso aule di accoglienza (pre e post scuola) per rendere più snella l'organizzazione dei trasporti degli scuolabus. Abbiamo adottato misure specifiche per la scuola dell'infanzia, Ci siamo dotati di macchine per le pulizie, di gazebo per sfruttare gli spazi esterni. Abbiamo richiesto anche noi, per l'Ipsia, le cosiddette sedute innovative, e abbiamo chiesto e ottenuto ulteriori unità di personale. Abbiamo lavorato tutti, con tutti e per tutti. Quello che ho percepito in questi ultimi mesi è stato il desiderio forte di ripartire, da parte di tutto il personale. Verranno giorni sicuramente impegnativi, ma la scuola di Montenero e Mafalda ha già dimostrato di essere coesa e legata alla sua terra”.
 
Cosa si sente di augurare agli studenti ed al personale docente?
 
“Auguro a tutti di cuore di poter vivere un anno meno difficoltoso di come oggi si prospetta. Auguro di venire a scuola sempre con un sorriso e mai con preoccupazione. Anzi, questo è il mio obiettivo, non un semplice augurio. A marzo, quando abbiamo lasciato le nostre aule, ci siamo detti e abbiamo ripetuto con forza "La scuola non si ferma". Allora forse ci è sembrato  quasi uno slogan. Oggi non lo è più, perché in questi mesi lo abbiamo riempito di senso e significato, con il lavoro e l'impegno di tutti, davvero tutti gli operatori della scuola, con la collaborazione delle famiglie, per il bene dei nostri bambini e ragazzi”.
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