MONTENERO DI BISACCIA. Le sbarre da quelle parti da sempre non hanno vita facile. Ancora una volta è stato scassinato il lucchetto che chiude la strada accanto al vecchio stadio, quella che conduce ai calanchi. È più di una volta che succede e parrebbe che l'installazione di recente della panchina gigante, la "big bench", stia stuzzicando ancora di più l'appetito di chi vuole arrivare in loco con un mezzo anziché a piedi.
L'accesso è infatti precluso ai mezzi, ma non ai pedoni, in quello che è un parco naturale che ospita anche parte importante della religiosità montenerese. Vi si trova la grotta della Madonna di Bisaccia, dove si vuole sia stato ritrovato secoli or sono il quadro dedicato alla Vergine e dipinto su una porta di legno.
Ignoti hanno scassato il grosso lucchetto, del tipo corazzato con rivestimento di acciaio cementato. Non è la prima volta, il Comune ogni volta costretto a intervenire.
Diciotto anni fa, non lontano da lì, una barra metallica fu invece travolta e in pratica distrutta. Serviva a chiudere l'accesso al santuario della Madonna di Bisaccia e al cimitero, si trovava alla base della salita che conduce alla collinetta chiamata un tempo "la chianatt de Pacinz".
La sbarra non c'era sempre stata, bensì era stata installata negli anni Novanta per evitare che di notte si arrivasse in auto sul pianoro. Pare che dalle parti della parrocchia lamentassero anche quell'eccessiva frequentazione serale da parte di coppiette, che andavano lì ad appartarsi in auto.
Una volta rotta, nel 2006, la sbarra però non fu più rimessa.
Nelle foto: il lucchetto rotto e la sbarra aperta all'ingresso dei calanchi in questi giorni; più in basso la sbarra travolta nel 2006 sotto alla Madonna di Bisaccia