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La tomba del quattordicenne Nicola oltraggiata dai saccheggiatori: via macchinine e pupazzetti

Il ragazzo morì due anni fa folgorato da un palo della luce, da allora davanti al suo loculo ogni oggetto che lo ricorda sparisce. Lo sconcerto dei familiari

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Non basta che la tomba sia quella di un quattordicenne e che la sua morte abbia avuto un'eco ben oltre i confini della sua comunità. Non basta la deduzione che se quegli oggetti sono lasciati lì è perché rappresentano un legame, l'ultimo, verso un ragazzo andato via troppo presto e in circostanze tragiche. No, i saccheggiatori di tombe in chiave moderna non risparmiano nemmeno Nicola Stante. 
Inutile nascondere il nome, suo malgrado fin troppo conosciuto alle cronache per come ha lasciato questo mondo. Folgorato da un palo della luce in un parco giochi il 28 giugno 2022 e morto l'11 luglio senza aver mai ripreso conoscenza su un letto d'ospedale. Qui non si vuole ripercorrere quel fatto di cronaca, balzato persino agli onori nazionali, ma aggiungerne uno inatteso: la sua tomba che sistematicamente riceve attenzioni certo non desiderate.
Pupazzetti e modellini di macchinine Fast & furious che possono piacere a un ragazzino di 14 anni che già aveva la passione per i motori, ma anche il suo shampoo e profumo preferiti, la rosa blu per la festa della mamma, persino le sigarette e ovviamente i fiori. Ovviamente perché il furto dei fiori è una "consuetudine" ben nota nei cimiteri. Sparisce di tutto dalla tomba di Nicola e lo sfogo arriva dai suoi familiari, che dopo due anni sono stufi. Le passioni di chi è andato via troppo presto che rivederle lì, per chi lo ha perso, significa come conservare un contatto. Eppure c'è chi approfitta e porta via gli oggetti.
La tomba di Nicola non è ancora rifinita, come tutte le altre nel nuovo padiglione del cimitero di Montenero di Bisaccia, perché i lavori sono ancora in corso. I furti vanno avanti da un bel po', da subito dopo la sepoltura, e per questo in passato gli oggetti sono stati riposti in una cassetta con lucchetto. Evidentemente non è stato sufficiente. Difficile trovare le parole adatte quando persino davanti ai morti non si fermano certi "istinti".

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