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Comunali a Montenero Di Bisaccia: come saranno i comizi?

Molte le incognite a causa dell’emergenza Covid-19

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MONTENERO DI BISACCIA. Una volta c’erano i governi balneari, quest’anno lo sarà la campagna elettorale, visto che si voterà il 20 e 21 settembre. Ma come si svolgerà realmente? Come tenere i comizi al tempo del Covid-19? E si potranno fare? Domanda non banale in un paese caratterizzato negli ultimi anni da una piazza svuotata con uniche eccezioni proprio le campagne elettorali. Fondato pertanto il timore di non vedere gente a spasso in centro nemmeno in occasione delle elezioni comunali, ossia le più sentite.
Ma al tempo stesso è ragionevole paragonare un paese sceso ormai sotto i 6500 abitanti a città più grandi, dove il rischio di affollamento, e quindi di contagio, è considerevolmente più elevato? Gli spazi di Montenero consentono di tenere con facilità un comizio garantendo la distanza di un metro fra le persone. Il problema resterebbe il parlottio durante gli interventi dei vari candidati, con l’aggravante del farlo avvicinandosi all’orecchio del vicino di comizio. 
Altro argomento la mascherina, che va indossata anche all’aperto, dopo le 18:00, qualora possano verificarsi assembramenti, termine mutuato dal francese che indica la riunione occasionale di persone. E i comizi sono assembramenti per antonomasia.
La quadratura del cerchio andrebbe quindi trovata invitando gli spettatori/elettori a non avvicinarsi tra loro, eventualmente facendoli sedere, non parlottarsi all’orecchio e indossare la mascherina.
Diversamente occorrerà considerare la più moderna ipotesi del comizio digitale e, in generale, della campagna elettorale virtuale su internet. Non che sia mancata la propaganda sui social negli ultimi anni, ma era da considerarsi uno strumento che affiancava il classico comizio dal vivo, non un sostituto integrale (o surrogato?). Per le elezioni di settembre potrebbe arrivare l’ennesima accelerazione del progresso digitale cui si è costretti da quando è iniziata l’emergenza dovuta al diffondersi del Coronavirus. E per rivedere la gente in piazza bisognerà aspettare le prossime elezioni, sempre che nel frattempo sia passato lo stato di emergenza.

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