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Montenero non è più solo a perdere abitanti

Inversione di tendenza anche negli altri centri costieri molisani: fine della crescita iniziata decenni fa?

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MONTENERO DI BISACCIA. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno la novità è che fra i paesi costieri del Molise non è più l'unico a perdere abitanti. Mal comune mezzo gaudio, come si suol dire, e così gli altri centri rivieraschi sembrano accodarsi alla tendenza che Montenero manifesta già da una quarantina d'anni. Se questo abbia significato essere avanti è lasciato alla libera interpretazione di ognuno.
A dare un quadro della situazione demografica sono come sempre i dati Istat e quelli usati per l'analisi che segue sono aggiornati al gennaio 2021. Dei quattro comuni del litorale molisano solo Campomarino nell'ultimo anno non perde abitanti, rimanendo pressoché invariato, mentre va peggio per gli altri: Montenero -100, Petacciato -200, Termoli -240. A chi abbia fatto o consultato analisi analoghe negli anni passati un primo dato si evidenzia e segna una netta discontinuità, poiché prima a perdere residenti era solo Montenero. Nel periodo 1981-2007, per esempio, perdeva 655 abitanti, mentre gli altri guadagnavano tutti e tre in maniera costante (Petacciato +557, Termoli +8677, Campomarino +1335). Ne conseguiva che Campomarino raggiungeva e superava Montenero, mentre la più piccola Petacciato accorciava le distanze rapidamente.
Gli incrementi di popolazione non erano ascrivibili a una maggiore natalità, quanto a uno spostamento regolare quanto inesorabile, nel corso degli anni, di persone dalle zone interne verso la costa. Ma sceglievano gli altri tre centri rivieraschi del Molise e non Montenero, questo il dato fin troppo lampante. Sul perché si è a lungo discettato nel paese scartato da tutti. Si è parlato di maggior distanza dalle industrie di Termoli, ma anche di assenza di strade comode per arrivare a San Salvo, che invece è vicinissima e ha la zona industriale proprio a confine. Sotto accusa pure lo sviluppo urbanistico e turistico della Marina, arrivato con qualche anno di ritardo rispetto a Termoli e Campomarino soprattutto. Tante teste tante opinioni, come si dice, ma i dati erano quelli: Montenero era il fanalino di coda.
Fin qui il passato, perché il presente, o meglio gli ultimissimi anni, danno un quadro profondamente mutato. A perdere residenti, come visto, sono anche Termoli e Petacciato, mentre Campomarino segna il passo. La pacchia è finita o forse, più semplicemente, non ci sono più persone nell'entroterra da "predare" e lo spopolamento comincia a estendersi anche alla costa. E se per Montenero cambia poco, assuefatto da decenni a questo andamento, potrebbe essere una novità per gli altri centri: abituati finora a crescere, si ritrovano a fare i conti con un'inversione di tendenza che inevitabilmente si rifletterà sull'economia e sulla società, per esempio con la diminuzione della popolazione scolastica.
Altro tratto comune, infine, l'invecchiamento della popolazione. In un'analoga analisi fatta nel 2007, si notava che l'aumento dei residenti faceva il paio con una popolazione più giovane, soprattutto nella fascia produttiva (21-60 anni), ma anche giovanissima. La situazione odierna vede dati simili nell'età adulta (41-60, tutti e quattro intorno al 30 per cento dei residenti), ma un tracollo generale nell'infanzia e adolescenza: quelli che hanno tra 0 e 20 anni in tutti e quattro i centri rappresentano intorno al 18 per cento del totale. Nel 2007, per fare un esempio, a Petacciato e Termoli erano oltre il 21,5. Aumentata dappertutto, di contro, l'età over 60: Montenero 31,3 per cento (nel 2007 25), Petacciato 27,4 (22,9), Termoli 28,4 (19,6) e Campomarino 26,6 (21,5).
Conclusione, si perde abitanti e si è più vecchi anche in riva al mare e non più solo in collina. Se prima Montenero era la coda del gruppo, adesso anche apripista e fuggitivi sembrano essersi stancati.

 

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