I delegati al Illº Congresso Regionale della Uiltec Abruzzo, riuniti ad Alanno (Pe) il 25
maggio 2022, a conclusione dei lavori congressuali, assumono la relazione della segretaria
generale Debora Del Flacco e tutti gli interventi.
Il dibattito di questa giornata, attraverso l'analisi sociale, politica ed economica
nazionale e regionale, ha evidenziato come i problemi e le difficoltà dovute alla pandemia
prima e alla guerra in Ucraina dopo abbiano inciso sul sistema sociale e sull'assetto politico-
istituzionale italiano e abruzzese.
Come Viltec Abruzzo, in sintonia con la Uil Abruzzo, ribadiamo la difesa e la
salvaguardia dei valori democratici del nostro paese e, con la Vil e Uiltec nazionali,
continueremo a promuovere e sostenere lotte per il lavoro, per la sicurezza, per la
previdenza, per le riforme fiscali e per contrastare la povertà .
Tutto questo in un periodo caratterizzato dalla pandemia, che ci ha bloccati da gennaio
2020, e ha pesato sull'economia e sui rapporti interpersonali e sul nostro lavoro, con tanta
cassa integrazione, crisi industriali, perdita di salario e di posti di lavoro; periodo ora
caratterizzato dal conflitto in Ucraina, con le ripercussioni che ne derivano: la crisi energetica
e conseguenze sulle aziende e sull'economia.
L'Abruzzo, in tale contesto, sta soffrendo significativamente. Se nel periodo 2020-2021,
la pandemia ha colpito duramente i settori industriali, l'occupazione militare dell'Ucraina ha
mostrato la fragilità del nostro sistema di sicurezza energetica nazionale. Oggi, nella nostra
regione, tutte le aziende ed i settori che seguiamo vivono una grandissima difficoltà a causa
dell'elevato costo dell'energia. A maggior ragione, quindi, le aziende energivore che
insistono sul territorio, attive nei settori del vetro e della ceramica, stanno soffrendo
tantissimo. E negli ultimi tempi sono venute a galla situazioni difficili anche nelle partecipate,
in particolare nelle aziende che gestiscono l'acqua.
Il massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali ha causato buste paga più leggere, con le
correlative maggiori difficoltà per i bilanci familiari. Inoltre, in questi anni stiamo assistendo
sempre di più a richieste di maggiore flessibilità da parte delle aziende tramite accordi di
prossimità a scapito del cosiddetto "lavoro di qualità "
Nel corso del congresso, quindi, si è posto l'accento sulla centralità della transizione
energetica, così come è emersa la preoccupazione per un costo dell'energia insostenibile per
i lavoratori, le famiglie e le aziende, e si è discusso di sicurezza sul lavoro, tema su cui Uiltec
ha dato vita alla campagna "Siamo una rete di sicurezza. Diventa parte della rete", che
rinforza quella nazionale
"Zero Morti sul Lavoro".
L'azione sindacale della Uiltec in questi anni si è concentrata su alcuni temi chiave, a
partire dalla partecipazione, coinvolgendo i delegati in tutte le attività e riuscendo a far
eleggere su anche alcune donne, in aziende notoriamente appannaggio di figure maschili.
In generale, abbiamo assistito alla crescita degli iscritti anche in un'ottica di genere,
all'ingresso in aziende in cui non eravamo presenti. Infine, grande è stata la partecipazione di
iscritti Uiltec nelle piazze a Roma in occasione di varie manifestazioni che hanno visto le
bandiere blu protagoniste.
Nel corso del congresso si è discusso anche di rinnovo dei contratti nazionali. La Uiltec
nazionale lavorerà per ottenere i risultati prefissati, per incrementare i trattamenti salariali
dei la, voratori dei nostri comparti. Come segreteria regionale, invece, il nostro impegno
rimane la contrattazione di secondo livello: continueremo a lavorare sia per legare i salari
alle reali performance delle singole aziende, sia per garantire una qualità del lavoro
all'altezza delle aspettative.
Diverse le proposte avanzate, dal sostegno all'industria a politiche industriali nella
direzione di un nuovo rilancio. Per quanto riguarda l'industria abruzzese, bisogna sostenere
progetti di legge contro le delocalizzazioni selvagge, per evitare che abbandonino il territorio
imprese che comunque generano lavoro e valore. Inoltre, è giunto il momento di
considerare la disoccupazione giovanile una vera e propria emergenza, e di lavorare per
favorire una presenza industriale significativa nella nostra regione.
Da parte loro, le imprese sono chiamate sempre di più a investire sui giovani con
progetti lavorativi a lungo termine. Solo così si invertirà definitivamente una tendenza
economica per certi versi ancora troppo instabile e incerta.
Purtroppo, già oggi la crescita ha iniziato a rallentare, con un rischio di impoverimento
per la nostra regione ancora più elevato. Ecco perché occorre tutelare il patrimonio
industriale e rilanciarlo prima possibile. L'industria in Abruzzo incide nella costruzione del Pil
del 26 per cento: è evidente che non possiamo farne a meno. Dobbiamo chiedere più
industria e più investimenti, dobbiamo far capire che l'industria deve essere al centro,
perché è il volano dell'economia, perché l'Abruzzo è sì una magnifica regione, ma la sua
economia non può basarsi solo sul turismo.
Si fa sempre più forte la voce che richiama ad un rilancio degli investimenti per
accrescere il lavoro, per "fare lavoro". Servono quindi azioni strutturali che permettano di
mettere tutti nelle stesse condizioni di potere essere parte attiva e produttiva nella vita
politica, lavorativa e sociale.
Dal punto di vista strettamente sindacale, dobbiamo fare intese che valorizzino il
nostro territorio, dando voce ai nostri rappresentanti aziendali. Significa collaborare con le
aziende, contribuire al loro percorso di crescita, favorire lavoro, produttività e diritti. Senza
imprese, vengono meno i luoghi dove esercitare una sana azione sindacale a difesa del
lavoro. Per questo, i luoghi di lavoro vanno tutelati e difesi, attraverso un modello di
relazioni partecipato, efficiente e condiviso.
La segreteria, in definitiva, si impegna a parlare sempre di più alle persone, a calarsi nei
loro panni, a dare risposte ai loro fabbisogni, a ritornare sempre di più ad ascoltare la base, a
dare voce ai lavoratori, a rinnovare la partecipazione alla vita sindacale, a rilanciare la nostra
azione sindacale. Al riguardo, è fondamentale creare un clima di collegialità nelle decisioni
da adottare, è indispensabile valorizzare il lavoro dei delegati sindacali nei luoghi di lavoro,
perché sono il cuore e le gambe di questa organizzazione; è importante la comunicazione, la
formazione dei delegati, di nuovi gruppi dirigenti capaci, e di configurarci in un nuovoassetto organizzativo più rispondente
alle esigenze attuali di rappresentanza e
rappresentatività ; per questo, non possiamo non delineare un percorso di formazione
sindacale come strumento concreto per aiutare le tante su a esercitare al meglio i loro
ruolo, ribadendo l'importanza dell'esperienza e della formazione che si fa giornalmente nei
luoghi di lavoro a contatto delle persone.
Alanno (Pe), 25 maggio 2022