A cura dello Staff Comunicazione ‘Il Paese che non c’è 2023’.
MAFALDA. Il 5 e 6 agosto scorso la magia dell'arte e della cultura si è fusa in un'esperienza senza precedenti nel cuore di Mafalda, un borgo affascinante del Molise. Il Festival delle Arti Il Paese che non c'è 2023 ha trasformato questa pittoresca località nello scenario perfetto per le storie, l’arte e la creatività. Andiamo con ordine: com’è nato questo evento, unico nel suo genere qui nella zona, e quali percorsi sono stati intrapresi per giungere fin qui? Ci risponde Liberata Lunghi, presidente dell’Associazione culturale Eleutheros Aps di Mafalda e donna dalle incredibili qualità. Con lei la dott.ssa Manuela De Quarto, fondatrice e direttrice della prima Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Catania, con sede a Viagrande Studios (partner ufficiale dell’evento) il più grande centro artistico della Sicilia. << L'idea del festival ha avuto origine dalla fervida mente di Liberata, magari spinta abbondantemente da me, in un week-end di marzo giù a Catania, dove abito e lavoro.>> Sorride Manuela De Quarto mentre ci racconta l’inizio di tutto: << L'obiettivo era chiaro ad entrambe fin dall’inizio: creare uno spazio dove l'arte potesse prosperare e fiorire. Un luogo dove le diverse forme espressive avrebbero potuto fondersi e incantare il pubblico: un luogo di incontro. Come scenario Mafalda era perfetta: un paese anonimo fino a ieri, ma da oggi un paese che ha qualcosa da dire e lo dice a gran voce.>> Attraverso passione e impegno, il festival ha preso forma e si è evoluto nel corso del tempo, continua la dott.ssa De Quarto: << Liberata ed io abbiamo lavorato a distanza per mesi, unite dalla convinzione che si doveva fare quest’anno la prima edizione, a qualsiasi costo! >> La collaborazione tra Manuela De Quarto, Viagrande Studios, con Liberata Lunghi e l'associazione Eleutheros Aps è stata fondamentale per portare avanti questo ambizioso progetto. Il patrocinio del Comune di Mafalda ha garantito il supporto istituzionale necessario e ha contribuito a diffondere l'entusiasmo per l'evento in tutta la comunità. Inoltre, è da sottolineare quanto numerosi siano stati partner e sponsor. Essi hanno reso possibile la realizzazione del festival, dimostrando un forte legame con l'arte e la cultura, e con il territorio ovviamente. Perché questo nome: Il Paese che non c’è? Ci risponde così la presidente Liberata Lunghi: << Il nome del Festival non è casuale, ma anzi prende spunto dalla celebre (e triste) frase che identifica da sempre la nostra splendida regione: “Il Molise non esiste”. Siamo stati pronti – commenta la presidente - a smentire questa definizione. Abbiamo dimostrato, in queste due giornate dense di appuntamenti, quanto il territorio sia invece vivo e produttivo dal punto di vista storico, artistico e culturale. >> Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla guida visionaria di Liberata: lei è l’anima del festival. A Manuela De Quarto, invece, sono stati affidati coordinamento e direzione artistica e tutta la direzione della comunicazione social e new media. Il Festival delle Arti di Mafalda è stato suddiviso in diverse sezioni, che hanno offerto al pubblico un'esperienza variegata e coinvolgente. La prima sezione: "Un Campo di Libri" ha fatto onore al Libro. Infatti, la sezione ha dato spazio agli scrittori locali e alle loro opere di essere conosciute dai partecipanti al festival. In un ambiente immerso nella bellezza del paesaggio, i visitatori hanno potuto incontrare gli autori, ascoltare letture appassionate e scoprire proprio da chi scrive come nascono le storie. La sezione "A Cielo Aperto" ha aggiunto un tocco di fascino e vitalità, con esposizioni all'aperto di opere d'arte visiva come quadri, disegni e sculture. Le opere erano a cura di Mariarita Mastrogiuseppe, Verino Iacovitti e Fabio Colonna. Viagrande Studios ha organizzato le performance di danza contemporanea, della performer Chiara Fichera, che hanno dato vita a momenti di pura espressione corporea. Viagrande Studios ha anche curato i reading letterari per le vie del borgo, che hanno trascinato il pubblico in avvincenti mondi narrativi. Sempre per la sezione “A cielo Aperto” si è aperto l'archivio storico di Cosetta Mastragostino, scultrice contemporanea di importanza internazionale. Un altro appuntamento del Festival è stato il laboratorio di scrittura creativa per ragazzi "Come una Piuma che Vola". Pensato, organizzato e diretto da tre docenti della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios, Claudia Lombardo, Lisa Luna Platania e Gabriella Tomarchio. Il laboratorio ha ispirato i giovani di Mafalda, stimolandoli a dare vita alle proprie storie. Durante il Festival Il Paese che non c’è 2023 non poteva mancare la "Via del Gusto", che la sera del 6 agosto ha reso omaggio alla culinaria locale, offrendo un'autentica esperienza enogastronomica. In questa serata tra musica e cibo Mafalda ha accolto moltissimi visitatori. La presidente Liberata Lunghi sottolinea così la sua gioia nella riuscita dell’evento: <> <> Così continua la dott.ssa Manuela De Quarto: <> Altro appuntamento de Il Paese che non c’è 2023, lanciato sui social qualche mese fa è stato il contest letterario, che ha preso il nome del festival e ha visto moltissime adesioni. La giuria composta dai docenti della scuola di scrittura catanese e presieduta da Manuela De Quarto, ha avuto il compito di selezionare le opere più meritevoli. Ecco i vincitori: al terzo posto, il racconto Molise o mio Molise di Fiorenzo Colagioia; al secondo posto, Il giusto tempo del mio respiro di Assunta Giudice; e primo classificato Ostinato e Contrario di Andrea Mastrangelo. Il Festival delle Arti Il Paese che non c'è è stata una celebrazione unica dell'arte, della cultura e della creatività del territorio molisano, e non solo. Un evento che ha superato ogni aspettativa. Con gli occhi lucidi Liberata Lunghi ci saluta: << Non possiamo fare altro che progettare la prossima edizione, con la promessa di crescere sempre più grandi e forti. Perché dal Molise alla Sicilia, da Mafalda a Catania, dal giardino della mia associazione culturale a tutta Italia, ci accumuna una sola cosa: l'amore per l'arte e per la condivisione di emozioni.>> E allora salutiamo queste due donne e aspettiamoci per l’anno prossimo un Festival delle Arti Il Paese che non c’è ancora più ricco e coinvolgente.