Partecipa a Montenero Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Cimino resta presidente dell'Ordine dei giornalisti. Bordate anche alla politica montenerese

Un plebiscito per l'insegnante e giornalista da sempre legato al suo paese di origine, Montenero di Bisaccia, al quale "presunzione ed egoismo di qualcuno hanno negato rappresentanza in Regione"

La Redazione
Condividi su:

CAMPOBASSO. Una riconferma che sa di affermazione e che non può che incontrare la soddisfazione dell'interessato: Vincenzo Cimino è stato confermato presidente dell'Ordine dei giornalisti del Molise. Le elezioni, riservate agli iscritti, si sono svolte online e in presenza fra metà e fine settimana scorsa. Al termine dello scrutinio la conferma a ciò che era nell'aria. Cimino, insegnante originario di Montenero di Bisaccia, oltre che giornalista di lungo corso, ha ottenuto seicento preferenze, su un totale di 614 votanti. In carica dal 2020, al suo fianco avrà nel mandato appena iniziato Cosimo Santimone (vice presidente), Marcella Tamburello (segretaria), Luigi Albiniano (tesoriere), i consiglieri Pino Cavuoti, Andrea Nasillo, Mauro Gioielli, Antonella Iammarino, Cristina Niro. Alla carica di revisore dei conti confermati Francesco Bottone, Antonella Salvatore e Francesco Colavita. 
Acquisizione di una sede propria, monitoraggio del sistema informativo molisano, visita al Parlamento europeo, bullismo e cyberbullismo nelle scuole, il bollettino dell’Ordine, risanamento del bilancio, convenzioni, trecento corsi formativi, convenzione con la Regione, corsi sulla lingua dei segni e formazione con quaranta docenti retribuiti. Queste le iniziative portate avanti durante la presidenza di Vincenzo Cimino, che a Monteneronotizie, giornale online del suo paese di origine e a cui è sempre rimasto legato, ha lasciato il commento che segue.
"Sarò il presidente di tutti come in questi tre anni, con la sedia a Campobasso e il cuore a Montenero. La partecipazione del novanta per cento degli iscritti e il numero di preferenze ottenute sono ottimi risultati sulla partecipazione e la democrazia. È stata e sarà una gestione serena ed entusiasmante, diversa da altre amministrazioni caratterizzate da spaccature e continue frizioni che si ripercuotono sulla comunità. I voti e i numeri devono andare di pari passo col consenso e la soddisfazione collettiva. Il futuro? Vorrei concorsi pubblici per i giornalisti e migliorare le sorti dei colleghi? Per me? Ho avuto tanto dai giornalisti, veramente tanto. Ci ho messo sempre la faccia e sono stato ben ripagato".
Il presidente Cimino, dopo il commento strettamente legato alla sua rielezione, ha voluto allargare il campo e dire la sua anche sulla vita amministrativa e politica di Montenero di Bisaccia. E il giudizio è abbastanza tagliente, specie nel richiamo alla candidatura sfiorata alle elezioni regionali di giugno.
"Spero di continuare in altre elezioni semmai il mio paese non si spaccherà come già avvenuto – il suo commento -, riducendo un grande comune a non avere una rappresentanza. La presunzione e l’egoismo di qualcuno ha negato al paese una rappresentanza in Regione e poteva averne due, regalandola a piccole realtà limitrofe. Per non parlare di altre scelte che hanno azzerato la rappresentanza di Montenero in Provincia. Una battuta mi sia consentita: ho preso più voti io nei giornalisti che i miei paesani alla Regione. Elezioni diverse sì, ma senza una base non vai oltre lu pagliar come si dice in dialetto. Questo si verifica quando si ha poco spessore e quando si antepone se stessi al bene collettivo. Grazie a questo giornale – continua Vincenzo Cimino -, grazie ai giornalisti di Montenero che mi hanno votato tutti (anche Mario D’Ascenzo dal cielo), grazie ai paesani che mi hanno fatto nascere giornalisticamente, grazie dell’affetto e del calore che Montenero mi ha sempre manifestato. Spero siate orgogliosi di me, ma vi prego: votate meglio, scegliendo chi una professione già ce l’ha, che viva del suo e che abbia a cuore le sorti della comunità a partire da chi è più sofferente. Senza fare pubblicità perché non ha senso, ma non vedo l’ora di farmi un giro in piazza. Grazie".
Nelle foto: in alto da sinistra Vincenzo Cimino, Franco La Cava (presidente Commissione elettorale) e Cosimo Santimone; in basso Marcella Tamburello, Luigi Albiniano, Cosimo Santimone e Vincenzo Cimino; sotto da sinistra Pino Cavuoti, Mauro Gioielli e Vincenzo Cimino

Condividi su:

Seguici su Facebook