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I cambiamenti di Montenero attraverso l'analisi delle Partite Iva

Crollano le iscrizioni in agricoltura, ma raddoppiano per ristorazione e ricettività: in un quarto di secolo il tramonto del tessile e la crescita del turismo, ma anche di attività legate alla vecchiaia

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MONTENERO DI BISACCIA. In agricoltura scendono inesorabilmente, nel commercio così e così, ma raddoppiano in ristorazione e ricezione turistica. Per quanto si tratti di freddi numeri, analizzare l'andamento delle Partite Iva nel centro bassomolisano può essere una sorta di termometro per capire lo stato di salute dell'economia locale. E soprattutto come cambia nel tempo. I dati sono ricavati dalla Camera di commercio di Campobasso e riguardano tutte le attività economiche, dall'artigiano all'impresa con dipendenti, dall'industria manifatturiera al piccolo negozio. Dati che saranno di seguito analizzati prendendo in considerazione le principali categorie e che riguardano gli anni 2000, 2005, 2010, 2015, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 (parziale).
Il primo elemento da sottolineare è il calo di Partite Iva costante nel quasi quarto di secolo considerato. Tuttavia, se da un lato si registra un tracollo nell'agricoltura (da 629 a 319), vi è un considerevole aumento in altri settori a controbilanciare. Per esempio ristorazione e alloggio (32 nel 2000, 65 nel 2024). In calo i negozi, mentre tengono le attività collegate alle costruzioni. Crescono infine attività che possono passare inosservate, come quelle legate al mondo dell'istruzione o allo sport.
Ed ecco l'analisi dei principali settori economici di Montenero di Bisaccia attraverso le variazioni di Partite Iva attive nel quarto di secolo considerato.
AGRICOLTURA. Come accennato è il settore che più risente del calo di iscritti, un vero e proprio tracollo. Con ogni probabilità i fattori che hanno influito sono due, di cui uno generale l'altro specifico per Montenero e dintorni. Oltre al fatto che il calo di addetti nel settore primario, complice la progressiva evoluzione meccanica, è una costante in tutti i paesi avanzati da anni. Un tempo creava una Partita Iva anche chi aveva pochi ettari di terreno, anche solo per avere una contribuzione e futura pensione. Inoltre, negli anni Ottanta e Novanta c'è stato il boom della coltivazione di barbabietola, i cui introiti facevano superare una certa soglia di reddito e rendevano necessaria l'iscrizione. Coltivazione sparita in seguito. Questi i fattori che spiegano il calo nel settore primario di Partite Iva, un qualcosa che sta diventando sempre più specializzato.

ATTIVITA' MANIFATTURIERE. In questo caso a Montenero le attività presenti riguardano, e hanno riguardato, soprattutto il settore tessile, vale a dire i laboratori, anche di dimensioni rilevanti, per la lavorazione di capi di abbigliamento. Dopo l'approdo a inizio anni Ottanta, il tessile a Montenero ha cominciato a segnare il passo negli anni Duemila, per poi andare in crisi vera e propria. Dopo un aumento nel 2005 rispetto a cinque anni prima, le Partite Iva calano progressivamente fino a quasi stabilizzarsi dopo il 2020. Ne consegue che ne erano 88 nel 2000 e 65 nel 2024.

COSTRUZIONI. Se l'agricoltura si stabilizza verso il basso, il tessile è calato, a tenere è il settore legato all'edilizia, da decenni considerato il volano dell'economia locale. Sono comprese sia le imprese edili, sia i singoli artigiani, dal muratore al fabbro, in pratica chi ha a che fare con le case. Le 86 Partite Iva del 2000 diventano 101 cinque anni dopo e crescono fino alle 113 del 2010, per poi stabilizzarsi (108 nel 2024). Ne consegue che nonostante la crisi mondiale dopo il 2008 il settore sembra aver tenuto, almeno in numero di iscritti. Mentre a spiegare il salto avvenuto dal 2000 al 2005 potrebbe essere il varo del nuovo Piano regolatore a Montenero di Bisaccia. Lo strumento urbanistico permise infatti la costruzione di villette, attività economiche ed altro, specie alla Marina, proprio nel periodo 2005-2010.

COMMERCIO AL DETTAGLIO. Sebbene questo possa apparire il settore più in affanno, con la chiusura ogni anno di svariati negozi, i dati danno idea di stabilità. Ma anche in questo caso le cifre vanno lette con la lente della storia locale. Da 148 del 2000 si arriva infine a 155 nel 2024, ma è nel mezzo che succede qualcosa. Le Partite Iva legate al commercio si innalzano di parecchio nel 2005 e crescono ancora nel successivo periodo considerato in questa analisi, cioè nel 2010. Il tutto è facilmente spiegabile: a fine 2004 aprì il centro commerciale alla Marina di Montenero, con la conseguente creazione di decine di nuove attività. Col tempo alcune hanno chiuso, altre sono arrivate, tant'è che già dal 2015 c'è un calo (162), per poi arrivare a una certa stabilità.

ALLOGGIO E RISTORAZIONE. È forse il settore più interessante da analizzare e anche in questo caso le nude cifre vanno interfacciate con una lettura storica. Le attività legate al cibo e al soggiorno sono cresciute di parecchio in un quarto di secolo, praticamente raddoppiate: da 32 nel 2000 a 65 nel 2024. La crescita è avvenuta tutta nel periodo 2000-2020, un ventennio durante il quale sono cresciuti agriturismi, ristoranti grandi e piccoli, alberghi e, specie alla Marina, sono arrivate diverse attività dopo che per decenni vi erano stati solo alcuni camping e poco altro. Anche in questo caso sembra evidente l'effetto del nuovo Piano regolatore arrivato negli anni Duemila, nonché un incremento deciso della vocazione turistica di un territorio, quello montenerese, che si estende per 9300 ettari, dalla costa ai quattrocento metri sul livello del mare delle colline più alte all'interno.

ISTRUZIONE. Si tratta di attività legate alla scuola, ma anche centri sportivi, formazione, supporto all'istruzione, infanzia ecc. Dalla sola Partita Iva del 2000 si arriva alle 7 odierne.
SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE. Come per l'istruzione, a Montenero negli ultimi ventiquattro anni sono cresciute le attività legate alla sanità e all'assistenza, complice probabilmente l'invecchiamento della popolazione. 2 le Partite Iva dedicate nel 2000, 5 le attuali.
ATTIVITA' ARTISTICHE, SPORTIVE E DI INTRATTENIMENTO. Non presenti fino al 2010, sono man mano aumentate fino alle 9 attuali. Un settore di nicchia, ma che aiuta a capire come sia cambiata la società montenerese negli anni.
Vi sono poi altre attività (trasporti, immobiliari, finanziarie ecc.) dove le variazioni non sono rilevanti nel periodo considerato.
Questo il quadro sintetico del popolo delle Partite Iva monteneresi, che probabilmente non risponde al quesito fondamentale: si impoverito il paese negli ultimi venti anni? E se sì di quanto? Sicuramente dalle cifre esposte non emerge un calo drastico di negozi, come sarebbe stato logico aspettarsi. È però confermato il calo di manifatturiere, vale a dire anche, se non soprattutto, le sartorie che da fiore all'occhiello negli anni Ottanta e Novanta sono oggi ridotte al lumicino.
Altrettanto sicuramente emerge un paese cambiato, che sta ancora cambiando, e lo fa anche attraverso le attività economiche.

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