Del tema erosione costiera se n'è occupata anche la trasmissione "Mi manda Rai 3" giorni fa e il verdetto è stato implacabile: il ripascimento non funziona. Montenero di Bisaccia non rientrava fra le località prese in esame dal servizio Rai, ma si può dire che sia in buona compagnia, l'argomento riguarda gran parte delle coste italiane.
Eppure non mancano esempi di dove si è riusciti a porre rimedio, non rimettendo la sabbia ma posando gli scogli al punto giusto. È il caso descritto più avanti, ma nel frattempo occorre fare un piccolo sunto.
L'argomento erosione è stato spesso trattato ultimamente su Monteneronotizie e a fine aprile è stato discusso anche in Consiglio comunale. La costa montenerese, come quella molisana, perde spiaggia; non dappertutto, non allo stesso modo, ma succede. A mangiare l'arenile e togliere spazio per ombrelloni è come noto il mare. In particolare quando si arrabbia e diventa grosso.
Circa un mese la posa della sabbia dragata all'ingresso del porto turistico sulla vicina spiaggia in prossimità di via Andrea Doria. Qualche metro in più di rena, ma sparito dopo qualche giorno con una sola mareggiata. Una soltanto. Tutto documentato passo passo con materiale fotografico (dall'alto e in piano) su Monteneronotizie, dove abbiamo riportato anche la testimonianza di un tecnico che aveva previsto esattamente come sarebbe andata (tutti i link in basso). Ergo: rimettere la sabbia non ha funzionato.
Va precisato che l'operazione non ha avuto costi per le casse pubbliche, è stato finanziato tutto dal porto turistico "Marina Sveva". In altre parole, aveva l'esigenza di pulire il canale di ingresso e da qualche parte doveva trasferire la sabbia dragata. Lo ha fatto dove è stato indicato da Regione e Comune. Il paradosso è che la sabbia, tornata in mare dopo una sola giornata di maltempo, si ricollocherà esattamente dov'era. Ne consegue che non solo il ripascimento non è servito, ma occorrerà di nuovo dragare l'ingresso del porto fra qualche anno.
E allora, se rimettere la sabbia non serve, cosa si può fare? Sempre su segnalazione dello stesso tecnico che ha previsto l'inefficacia del ripascimento accanto al porto di Montenero, abbiamo analizzato il caso della spiaggia di sant'Antonio a Termoli. Si tratta di uno dei luoghi più suggestivi del litorale termolese, trovandosi proprio sotto il castello svevo e le mura della città vecchia.
Come si può vedere da questa foto, nel luglio 2005 la spiaggia era abbastanza arretrata. Un anno importante il 2005, poiché nei mesi successivi alla foto proposta fu realizzato un cosiddetto pennello, una fila di scogli diagonale che partiva proprio in prossimità delle antiche mura. Non mancarono le polemiche, fra chi riteneva irrimediabilmente rovinata la cartolina di Termoli e chi, soprattutto i balneatori, lamentava l'arretramento della spiaggia e la diminuzione di spazio per gli ombrelloni.
Nel 2012 la spiaggia di sant'Antonio era già aumentata di parecchio, come si evince dall'immagine qui sotto. Occorre però precisare che a fronte di più ombrelloni e più sabbia, c'era chi lamentava che il mare fosse diventato una sorta di pozzanghera.
Nel 2014 prosegue l'aumento di spiaggia.
Idem nel 2016.
Aumenta ancora nel 2019.
Nel 2024 appare leggermente arretrata.
Questo il caso della spiaggia di sant'Antonio, dove un pennello di scogli al punto giusto ha fatto la differenza, per quanto non giudicata positiva da tutti.
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