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Indennità più pesante per quasi tutti nella (fu) maggioranza: arrivano gli extra per il 2023

Solo uno degli eletti nella lista vincente non ha percepito niente l'anno scorso: uno degli effetti dell'avvicendamento in giunta dopo la crisi amministrativa

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Un gradito regalo per otto noni della maggioranza, o meglio di quella che fino a un anno fa contava nove elementi. Si chiama rideterminazione dell'indennità di funzione e tradotto in soldoni, letteralmente, è un surplus di "stipendio" per sindaco, assessori e presidenti del Consiglio. Questo perché dopo il 2022 anche nel 2023 è stata ritoccata l'indennità per gli amministratori e la liquidazione della maggiorazione sta per avvenire adesso per i vertici del Palazzo montenerese. Così dice la determina 361 emessa il 10 maggio e oggi pubblicata sull'albo pretorio.
A scanso di equivoci va precisato che non si sono aumentati lo stipendio i membri della giunta di Montenero di Bisaccia, bensì si tratta di una legge nazionale che incrementa le indennità del 68 per cento per l'annualità 2023. Anche volendo, in altri termini, non avrebbero potuto opporsi.
Ed ecco le cifre per gli amministratori monteneresi. Ad avere l'aumento più cospicuo è come prevedibile la sindaca Simona Contucci: 12077 euro in più rispetto a quanto già percepito. Attenzione, perché si tratta di indennità lorda, almeno un quarto è di tasse che non finiscono nelle tasche degli amministratori.
Andrea Cardinali, assessore e vice sindaco fino a luglio, dovrà accontentarsi di 3522 euro (lordi, repetita iuvant). Sempre per sette mesi è l'indennità che spetta a Tania Travaglini, estromessa dalla giunta lo stesso giorno e per lo stesso motivo (contrasti della Contucci con la corrente dei due primi eletti): 1585 euro.
È di 5434 euro la cifra spettante a Loredana Dragani, degli otto l'unica assieme alla sindaca il cui andamento politico e di indennità non ha registrato variazioni. Difatti Claudio Spinozzi, che alla carica di assessore ha aggiunto quella di vice sindaco dopo la crisi dell'estate scorsa, riceve 2843 euro. Anche Fiorenza Del Borrello ha beneficiato del rimpasto di giunta dopo la crisi, per lei cinque mensilità da assessora si traducono in 2264 euro. Riceve invece di più Nicola Marraffino, altra new entry in giunta grazie alla crisi: per lui 2616 euro, poiché prima che assessore è stato presidente del Consiglio comunale, dove l'indennità è più modesta. Il suo posto è stato preso l'estate scorsa da Cabiria Calgione, il cui incremento di "stipendio" è di 402 euro.
Riepilogando, in tutto sono 30746 euro lordi in più per l'annualità 2023. Dal 2024 le cifre percepite sono già comprensive degli adeguamenti, non arriveranno in un secondo tempo come per i due anni precedenti, sono già in busta.
Si diceva in apertura che otto su nove, della fu maggioranza, hanno percepito una qualche indennità, e quindi l'adeguamento, nel corso del 2023. Non è più così adesso, poiché Andrea Cardinali e Tania Travaglini non essendo più assessori non ne hanno più diritto. Non si sa nemmeno se sono ancora in maggioranza, a dire il vero.
In pratica un altro effetto della crisi amministrativa dell'estate scorsa, scatenatasi quando la sindaca Contucci è entrata in collisione con la corrente facente capo al predecessore Nicola Travaglini. Rimpasti, litigi, estromissioni che hanno fatto avvicendare quasi tutti nelle diverse cariche di giunta e Consiglio. Difatti solo Antonio Potalivo, fra i nove eletti nella (fu) maggioranza quattro anni fa, non ha percepito nulla nel 2023. E nemmeno prima.

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