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De Risio e Monturano contro un campo agrivoltaico di 350 ettari

L'impianto interessa i territori di Montenero, Guglionesi e Montecilfone. I consiglieri di minoranza hanno protocollato le proprie osservazioni al Ministero dell'ambiente

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Ci sono anche le osservazioni di due consiglieri di minoranza fra quelle presentate in merito a un progetto agrivoltaico. L'area è a confine fra Guglionesi, Montecilfone e Montenero di Bisaccia; di quest'ultimo comune a presentare le osservazioni (si legga contrarietà) sono Gianluca Monturano e Fabio De Risio. Il documento da loro protocollato presso il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica è affiancato da altri quattro, tre dei quali da ditte concorrenti di quella che vorrebbe realizzare l'impianto.
Questo, secondo il progetto che è stato chiamato "Guglionesi", se andrà a buon fine si svilupperà su quasi trecentocinquanta ettari di terreno, per una potenza complessiva di 190 Mwp. Quattordici i "sottocampi", aventi superficie da 12 a 35 ettari ciascuno, individuati nel raggio di cinque chilometri. Dall'abitato di Montenero non dovrebbero essere visibili, poiché si trovano sul declivio che confina con Guglionesi e Montecilfone, nell'agro a sud del paese. Ditta proponente è la IBVI6 srl, con sede a Bolzano.
Secondo De Risio e Monturano sono diverse le criticità tali da far prendere in considerazione "una revisione approfondita del progetto". Nella loro relazione sono indicati i vari punti.
Valore agricolo dell'area: in una zona classificata "altamente produttiva", sostengono i due consiglieri di minoranza, "la conversione di questi terreni per usi non agricoli potrebbe compromettere significativamente la loro vocazione primaria".
Standard di qualità: in questo caso si fa riferimento a vini e olio prodotti in loco.
Contaminazione del suolo: nel terreno in questione vi sarebbero già tracce di inquinanti, tali da rendere necessaria una bonifica prima di qualsiasi altra destinazione d'uso.
Potenzialità dell'agricoltura locale: "contrariamente alle affermazioni del progetto, che dipingono l'agricoltura locale come marginale e senza prospettive – il parere di Monturano e De Risio -, i dati attuali dimostrano che le aziende agricole della zona producono marchi di qualità e contribuiscono significativamente all'economia regionale".
Pressione da progetti energetici: si fa riferimento alla mole di iniziative avviate o in itinere in tutta la regione.
Carente pianificazione agricola: "il progetto non specifica chiaramente come verranno integrate le colture agricole all'interno dell'impianto".
I due esponenti di minoranza contestano inoltre le "proiezioni economiche e sociali non realistiche", così come "la destinazione dell'energia prodotta", anche perché il Molise ne produce già troppa e non ne avrebbe benefici reali. Ma c'è anche il rischio di abbandono dell'agricoltura in loco, l'impatto ambientale specie considerando la vicinanza di un tratturo, perdita della biodiversità.
In parole povere è netta la contrarietà al progetto, che è stato presentato al Ministero a inizio 2024 e la cui procedura di consultazione da parte del pubblico è iniziata ad aprile. Il 22 maggio sono invece scaduti i termini per presentare le osservazioni, come quella di Fabio De Risio e Gianluca Monturano. Fanno loro compagnia la Wind energy Guglionesi (contraria perché l'impianto sarebbe troppo vicino ai pali eolici che vorrebbe piazzare in loco), la Q-Energy Renewables (parco agrivoltaico sullo stesso terreno su cui vorebbe installare un paolo eolico), infine l'Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo Arsarp (contraria per l'eccessivo carico di progetti energetici sul posto).
Quello dell'IBVI6 è solo l'ultima in ordine di tempo arrivata in un'area per la quale sono state avanzate complessivamente quarantadue domande, fra fotovoltaici, agrivoltaici ed eolici. Oltre che i tre citati Montenero, Guglionesi e Montecilfone, sono considerati i territori di Petacciato, Palata, Tavenna e Mafalda, praticamente confinanti. Il calcolo è riportato nella relazione dell'Agenzia per lo sviluppo agricolo.
Nelle foto: in alto uno dei campi previsti, in basso veduta aerea di tutta la zona, i consiglieri di minoranza Gianluca Monturano e Fabio De Risio

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