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La foce del Trigno diventerà uno dei Parchi marini dell'Adriatico

Siglato l'accordo fra enti croati e italiani, fra questi l'Arpam

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Si chiama "Parchi marini dell'Adriatico" e fra le due aree scelte sulla costa italiana c'è la foce del fiume Trigno. A dare la notizia è l'Arpa (Agenzia regionale protezione ambientale) Molise sul proprio sito internet, dove per sommi capi è riassunto il progetto. Un qualcosa che coinvolge enti di ambo le sponde del mare Adriatico, vale a dire Italia da un lato e Croazia dall'altro. Mapa (Marine adriatic parks), questo il nome, è finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia. L'Arpa Molise ha appena siglato un accordo con l'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale della contea di Zara, in Croazia, che è anche l'ente capofila.
Si tratta di "un progetto di cooperazione territoriale europea finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia – si legge sul sito internet dell'Arpa Molise - e vede la partecipazione di enti territoriali italiani e croati per la tutela degli habitat marini della regione adriatica". I partner sono: Arpa Molise, Marine explorers - 20000 Leagues Italia - Università politecnica delle Marche Italia – Parco regionale del Conero. 
"Obiettivo principale del progetto – spiega sempre l'Arpa Molise - è quello di rafforzare lo stato di protezione di tre aree marine protette, per trasformarle in parchi marini dell'Adriatico. Le tre aree ricadono rispettivamente intorno all'Isola di Silba (Croazia), nell'area marina protetta del Parco regionale del Conero (Italia - regione Marche) e nell'area della foce del Trigno (Italia, regione Molise)".
Oggi l'avvio ufficiale del progetto, nell'ambito del Kick-off meeting a Zara, evento cui partecipa anche l'Arpa Molise.
La foce del Trigno ricade interamente sul territorio di Montenero di Bisaccia e ne divide in due la fascia costiera, quella a nord urbanizzata e turisticamente fruibile, e quella a sud ancora allo stato selvaggio. Spesso in passato la parte finale del fiume che il Molise spartisce con l'Abruzzo è stata nel mirino di associazioni ambientaliste, su tutte Goletta verde di Legambiente, che ciclicamente ne ha criticato la qualità delle acque. E non molto tempo fa la zona della foce è stata oggetto di attenzioni e analisi della stessa Arpa Molise per l'improvviso cambio di colore dell'acqua. In particolare il fiume diventava (e diventa) più scuro dal ponte della ferrovia fino al mare, come dimostrato dai diversi articoli usciti su Monteneronotizie, corredati di foto anche dall'alto. Dalle analisi è emerso uno stato non ottimale, ma nemmeno allarmante. Da verificare se con l'istituzione del parco marino i parametri rimarranno gli stessi.
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