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Tensione in municipio per il rimpasto dei settori

Separata la manutenzione da urbanistica e lavori pubblici. Mal di pancia nella maggioranza e nei rapporti con il personale?

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Se cambierà qualcosa nella qualità dei servizi, se costerà di più, si vedrà. Nel frattempo pare sia già arrivato un po' di trambusto. Forse più di un po' e paradossalmente per qualcosa che all'apparenza sembra essere un affare meramente tecnico, tutto interno alla struttura comunale. Ma si sa, a volte le apparenze possono ingannare.
Si chiama "modifiche alla macrostruttura organizzativa del Comune" e riguarda la revisione di alcuni settori dei servizi forniti dal municipio. In particolare da quattro diventano cinque: è spacchettato (solo) il settore tecnico. Ed è qui che pare essere successo qualcosa nelle ultime settimane e in particolare intorno all'ora di pranzo di due giorni fa, quando la giunta si è riunita per dare ufficialità al provvedimento di cui già si vociferava.
Perché pare che il tutto abbia causato mal di pancia sia nella maggioranza, sia nel personale municipale. Ed ecco cosa è e cosa sarebbe successo, poiché per i risvolti che potrebbero avere conseguenze a lungo termine non si può che far ricorso alle indiscrezioni.
Per molti anni i settori comunali a Montenero di Bisaccia sono stati quattro: affari generali (segreteria, protocollo, anagrafe ecc:), finanziario (contabilità, bilancio, tributi ecc.), tecnico (urbanistica, lavori pubblici, ambiente, manutenzione ecc.), vigilanza. 
Con la delibera approvata il 26 settembre all'unanimità (con quanta convinzione non è chiaro) si aggiunge un quinto settore: manutenzione, ambiente e protezione civile sono separati da urbanistica e lavori pubblici. Detto in soldoni, ciò che prima era gestito da un solo dirigente da adesso lo sarà da due. 
L'obiettivo, si legge nel documento, è "di rendere servizi più rapidi ed efficienti ai cittadini/utenti" in un momento ritenuto particolare, vale a dire " in vista della realizzazione e del completamento delle opere finanziate dal Pnrr e degli adempimenti connessi".
Se significherà un altro stipendio si vedrà, al momento non si sa, ma è trapelato che la modifica all'organigramma non sarebbe stata indolore. Anzi, mal di pancia e persino contrasti accesi si starebbero verificando sia nella parte politica al suo interno, sia nei rapporti della stessa con il personale comunale.
Nella giunta di ieri l'altro ci sarebbe stato uno scontro verbale fra i membri della giunta. In particolare pare che prima di arrivare al voto unanime, fra i titolari degli assessorati coinvolti (urbanistica e manutenzione) i toni siano stati ben più che accesi. Se confermata, questa indiscrezione, significherebbe che se ne sarebbero dette quattro Loredana Dragani e Nicola Marraffino. E d'altronde si sa che da qualche settimana l'armonia fra la sindaca Simona Contucci e la sua squadra è a corrente alternata. Sarebbe così soltanto l'ultimo episodio di una tensione che, da oltre un anno, corre lungo i fili talvolta scoperti della maggioranza.
C'è poi l'altro aspetto, che riguarda il personale del Comune. Sono sempre indiscrezioni, ma circolano da diversi giorni e vogliono che il rimpasto dei settori non stia incontrando il favore nemmeno dei dipendenti, o di qualcuno di loro. Con il nuovo organigramma da un lato ci sono lavori pubblici e urbanistica, dall'altro la manutenzione e l'ambiente. C'è il rischio che ci sia uno sbilanciamento a favore del terzo settore? Detto altrimenti,  chi avrà in mano la riparazione dei lampioni e la tutela ambientale potrebbe sentirsi di serie B?
Vale la pena di guardare cosa succede in comuni vicini, simili per dimensioni a Montenero di Bisaccia, in particolare Campomarino, Guglionesi e Larino. In tutti e tre i settori lavori pubblici e urbanistica sono separati fra loro e affidati a due funzionari diversi. Le due materie tecniche più importanti sono divise. A Montenero restano insieme, ma si crea un altro settore per la manutenzione. Si teme forse che un dirigente avrà in mano una materia meno importante? È questo che starebbe causando malumori? Avrà conseguenze pratiche quando manca un anno, o un anno e mezzo, alla fine del mandato e quando svariate opere stanno arrivando a realizzazione concreta?
E ancora: ci saranno dei costi in più per le casse comunali? Sarà un dipendente già in organico o ne sarà assunto un altro?
Per il momento le due delibere dicono soltanto che cambia organigramma, mentre le indiscrezioni raccontano che la tensione si taglia a fette nel primo e secondo piano.
I settori prima


I settori dopo la modifica del 26 settembre 2024

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