Partecipa a Montenero Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Per il Caroselli solo la Hera di Termoli ha soddisfatto le condizioni stringenti dell'amministrazione

Confermate le indiscrezioni che volevano una fondazione termolese unica partecipante al bando per affidare lo storico edificio per scopi culturali. L'Unitre non ha potuto partecipare

Condividi su:

MONTENERO DI BISACCIA. Indiscrezioni confermate e, visto che adesso è su un atto pubblico, si può dire anche il nome dell'associazione che ha in gestione palazzo Caroselli: si tratta della Fondazione Hera Hts di Termoli.
Una conferma a quanto anticipato su Monteneronotizie all'indomani della scadenza del bando. Il quale, con le condizioni molto ristrette poste, ha visto la partecipazione della sola associazione che poi si è vista aggiudicare la gestione dello stabile. Palazzo Caroselli sarà usato a fini culturali. La decorrenza della concessione partirà il 1 novembre 2024, fra pochi giorni, e avrà durata di quattro anni. In ogni caso il Comune può revocare la concessione in ogni momento, purché dia trenta giorni di tempo per sloggiare alla Hera. Così nel contratto di concessione.
Ma perché dopo cinque anni l'improvvisa accelerazione, il bando di soli dieci giorni, condizioni capestro anzi irraggiungibili per le associazioni di Montenero? Ancora un esempio di quanto amministrazione comunale e uffici siano diventati di colpo veloci, laddove prima la prudenza istituzionale era la più o meno comprensibile prassi? Difficile rispondere, ma incrociare dati storici e attuali può aiutare a farsi un'idea.
Il palazzo Caroselli risale al XVII secolo e si trova in via Roma, che è in effetti una piazzetta chiamata comunemente "porta Mancina". Questo perché delle tre porte dell'antico castello medievale era quella più a sinistra; è ancora visibile ed è uno stretto arco che collega tra loro le vie Garibaldi e Roma. Nel suo ultimo periodo il palazzo è appartenuto alla famiglia Caroselli, formata da commercianti di cereali e notabili locali, per esempio Carlo che è stato il primo sindaco dell'era repubblicana a Montenero di Bisaccia. Lo stabile in questione apparteneva invece ad Alfredo, anch'egli impegnato nella compravendita di grano e affini. Tant'è che la stessa casa poi donata al Comune, e oggi affidata all'unica associazione che è riuscita a rispettare gli standard richiesti, era usata come deposito.
Nel 2019 la donazione da parte di due eredi di Alfredo Caroselli e la discussione in Consiglio comunale avvenne il 10 giugno. "Uno stabile a cui abbiamo fatto diversi sopralluoghi da quando c'è questa volontà", le parole dell'allora sindaco Nicola Travaglini. La sua cautela era giustificata dal fatto che "gli immobili che vogliono essere donati di solito sono inutilizzabili, costituiscono soltanto una spesa, invece qua stiamo parlando di un immobile integralmente ristrutturato, sia per quanto riguarda gli impianti, sia per quanto riguarda tutte le opere". Da qui l'idea del sindaco e della maggioranza di cogliere al volo l'offerta. "È un immobile che non ci comporterà nessuna spesa – diceva ancora Travaglini nel 2019 - se non gli atti per la donazione, (...) ci piace pensare che in una struttura del genere, posta in un luogo del genere, perché stiamo parlando di Largo Roma, (…) possano essere svolte anche attività istituzionali. È un palazzotto di quattro piani, ripeto messo a nuovo completamente, c'è questa volontà di questi due signori di donarla per lasciare un ricordo al loro paese di origine quindi noi abbiamo accolto in maniera positiva il tutto".
Fin qui le parole del primo cittadino che si trovava alla fine del suo secondo mandato, pertanto in dirittura d'arrivo. In altre parole sapeva già che a stabilire cosa farci, cioè "una cosa che decideremo poi assieme volendo", con ogni probabilità sarebbe stato il suo successore sul massimo scranno cittadino.
Per il capitolo successivo, e cioè l'attualità, bisogna fare un salto di millenovecentosette giorni o, se si preferisce, cinque anni, due mesi e ventuno giorni. Nel frattempo c'è stato il Covid che ha fermato tutto, certo, ma resta da capire se la sollecitudine con cui l'argomento è stato ripreso ne sia un effetto collaterale ancora da studiare. Ironia a parte, il 29 agosto 2024 intorno all'ora di pranzo la giunta comunale si ricorda del palazzo Caroselli. Dei quattro quinti presenti la sindaca Simona Contucci è l'unica che c'era anche al momento di accettare la donazione, nel ruolo di assessora, cinque anni prima. In ogni caso il proposito è di concedere gratuitamente ad associazioni del cosiddetto Terzo settore l'immobile, affinché siano realizzati progetti a carattere ricreativo e culturale.
Spetta successivamente agli uffici comunali, ovviamente su chiara indicazione degli amministratori, stabilire le condizioni dell'affidamento della struttura a privati. Ed è qui, che come succede da un po', si nota una caratteristica recente dell'attuale maggioranza: la fretta.
Per partecipare alla selezione occorrono tre requisiti: essere iscritti al Runts (Registro unico nazionale Terzo settore) da almeno due anni, svolgere attività a carattere culturale e istituzionale, avere comprovata esperienza almeno biennale. I due anni sembrano essere il fil rouge. Occorre poi fare attenzione alle date: l'avviso è pubblicato il 17 settembre, la scadenza è fissata al 27 settembre. Per le associazioni interessate soltanto dieci giorni per venirne a conoscenza, buttare giù una bozza di progettino, presentare la domanda. Dieci giorni a fronte dei cinque anni, due mesi e ventuno giorni necessari per decidere cosa farci dopo la donazione. Di più, occorre il requisito dell'iscrizione al Runts da due anni.
Al Runts sono iscritte nove associazioni monteneresi, delle quali soltanto tre da almeno due anni al 17/09/2024. Di queste due si occupano di pulizie e restauro mobili, un'altra non è interessata al palazzo Caroselli. Ma se anziché i due anni "capestro" le condizioni fossero state più estensive? Delle sette associazioni iscritte da meno di due anni diverse o non sono interessate o non adatte (Avis dei donatori di sangue, Comunità di recupero Red, Genitori per la scuola, L'albero azzurro, Protezione civile). Resta l'Università delle tre età, iscritta dal 30 agosto 2023, cioè alcuni mesi dopo la sua nascita a Montenero. L'ente culturale per eccellenza, che si occupa quasi solo di cultura, e il palazzo va destinato ad attività culturali, non può partecipare perché non è abbastanza "vecchio".
Di più, l'altra associazione culturale per antonomasia, la Pro Loco, pure è esclusa, non essendo iscritta del tutto al registro in questione. Eppure si occupa di tutto, dalle feste ad eventi culturali, di ogni livello, da anni.
Fra l'Unitre e l'amministrazione ci sarebbero state anche interlocuzioni prima che si arrivasse all'avviso con le condizioni così stringenti. Ciò che dimostrerebbe l'interesse a gestire la struttura da parte dell'associazione, oggi ospitata un po' nella vicina ex bibilioteca, un po' nella sala multimediale sopra il mercato.
Passati i dieci giorni quante domande sono arrivate per gestire il palazzo Caroselli? Una, soltanto una. La mail certificata andava inviata al Comune entro il 27 settembre e l'unica richiesta è arrivata di buon mattino lo stesso giorno. Si tratta della Fondazione Hera di Termoli, già conosciuta dall'amministrazione comunale per altri progetti, come ideare un imballaggio per la ventricina nell'aprile di quest'anno. La Hera si occupa di promozione del turismo e del territorio, fra un po' anche del palazzo Caroselli.
Dal canto suo l'amministrazione comunale ha impresso un'accelerata improvvisa a qualcosa che fino a quel momento se non proprio nicchiava, almeno non sembrava essere una priorità improrogabile. E quando l'ha fatto, ha posto condizioni che hanno escluso per prime le associazioni di Montenero di Bisaccia.
Sullo stesso tema:
Palazzo Caroselli a una fondazione di Termoli. Confermate le previsioni nessuna associazione di Montenero (03/10/2024)
Al via le domande per palazzo Caroselli, ma i giorni sono solo dieci: Comune "spaccacartin" di tempo (17/09/2024)
Palazzo Caroselli per fare cultura. E settanta anni fa vide creare il termine “spaccacartin” (10/09/2024)

Condividi su:

Seguici su Facebook