MARINA DI MONTENERO. Con le conferme che continuano ad arrivare sta diventando un'evidenza: i cattivi odori provenienti dal depuratore sono causati dai rifiuti trasportati su camion. A ribadirlo il resoconto delle segnalazioni di settembre e ottobre, da poco pubblicato sul sito dell'Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale Molise). Prova ne sia che fino a quando è stato in vigore il divieto niente, poi hanno cominciato a fioccare le segnalazioni.
Si tratta del sistema "Odorbot", vale a dire la possibilità di segnalare tramite smartphone se si sentono odori nei posti specificati (oltre alla Marina di Montenero, Campochiaro e piana di Venafro).
È attivo dal mese di luglio e cioè in concomitanza con l'avvio del divieto di conferire rifiuti trasportati su gomma al vicino depuratore di contrada Padula. Un provvedimento preso dall'assessorato all'Ambiente della Regione Molise, retto da Andrea Di Lucente, dopo una serie di confronti con la sindaca di Montenero Simona Contucci. Un qualcosa finito anche sui banchi del Tribunale amministrativo, dove però Comune e Regione hanno viste riconosciute le proprie ragioni in pieno, finora.
Il depuratore di contrada Padula è gestito dall'Arap servizi srl, ente abruzzese perché difatti l'impianto serve soprattutto alla regione confinante, in particolare alle zone costiere di San Salvo (anche industriale in questo caso) e Vasto. Per la Marina di Montenero fu lo scotto da pagare per entrare nel Nucleo industriale del Vastese negli anni Settanta e in cambio dà l'acqua potabile.
Il divieto è stato in vigore dal 15 giugno al 30 settembre; alla ripresa del trattamento dei rifiuti arrivati con i camion, quindi non tramite fognature, è tornata la puzza. Un qualcosa di annoso, che nei momenti più critici arriva fin sulla spiaggia, col disappunto comprensibile di turisti e esercenti, durante la bella stagione.
Un qualcosa che su Monteneronotizie avevamo già anticipato un mese fa, oggi vi sono i dati dell'Arpam.
In particolare a sorprendere è che a settembre non vi sia nessuna segnalazione, mentre a ottobre ne diventano trentacinque. In oltre la metà delle quali l'odore è definito "molto intenso". La prima volta già il 7 ottobre, una settimana dopo la fine del divieto.
Altro aspetto da considerare è che la proprietà del depuratore, pochi giorni prima del riavvio di detta attività di smaltimento, ha comunicato a tutti i clienti un'importante novità : i rifiuti su gomma devono arrivare "deodorizzati", vale a dire trattati con apposita procedura chimica affinché non puzzino. Diversamente, specificava l'Arap, il carico sarebbe stato rifiutato.
A distanza di un mese e mezzo il problema pare persistere.
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Simona Contucci e Andrea Di Lucente