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Fra siccità, colpi di ariete e vecchiaia una rete idrica che fa acqua da tutte le parti

Oggi l'undicesima chiusura dall'inizio di ottobre, la più lunga: a secco fino a domani sera, se non dopo domani mattina le case più in alto

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. "C'è qualcosa che non va", come cantava Vasco Rossi nel 1987. Non "in questo cielo", bensì in questo acquedotto. Sono ben undici le chiusure del flusso idrico registrate dall'inizio di ottobre e le cause sono fondamentalmente tre: carenza idrica, rotture sulla rete accidentali e rotture dovute al colpo d'ariete. Un mix di fattori eccezionali (siccità) e di vetustà della rete.
Oggi l'ultima e più lunga del solito chiusura di tutto l'acquedotto montenerese, esclusa la Marina, che è allacciata ad un'altra linea. Il primo avviso da parte del Comune stamattina, poi intorno all'ora di pranzo anziché l'annuncio della riapertura del flusso l'ammissione che le cose vanno per il peggio: tutti senz'acqua fino al tardo pomeriggio di domani. A rompersi una delle condutture principali, nei pressi della Madonna di Bisaccia. Ci vorrà tutto domani. Significa che le zone più basse del paese, per esempio intorno a quota 160 metri sul livello del mare come il Bivio, sotto alla valle ecc. non sentiranno più il tipico soffio di aria dal rubinetto domani sera, mentre le parti alte (piazza ecc.) riavranno l'acqua a pressioni accettabili e fruibili la mattina dopo.
Il combinato disposto di siccità, colpo d'ariete e rete vetusta sta mettendo a dura prova un acquedotto che, letteralmente, comincia a far acqua da tutte le parti. Ne consegue che manca l'acqua non solo durante il periodo estivo, ma persino in autunno. La dimostrazione arriva dai dati.
2 ottobre 2024: si rompe la rete della Molise acque, pertanto non di competenza comunale, ma il risultato è lo stesso, flusso interrotto dalle 18:30 alle 7:00 del mattino successivo.
4 ottobre 2024: arriva il classico colpo d'ariete, difficile chiamarlo diversamente, visto che la rottura si verifica dopo la riapertura dell'acquedotto. È chiamata così la rottura dovuta al ritorno della pressione nelle tubazioni, che fa saltare i punti già critici. Acqua chiusa per tutta la mattina.
9 ottobre 2024: stavolta è colpa delle pompe in territorio di Guglionesi, grazie alle quali l'acqua sale in quota e scende a caduta fino al serbatoio di Montenero di Bisaccia. Un guasto e si resta a secco dalle 20:30 alle 7:00.
22 ottobre: allaccio alla rete appena rifatta in via Madonna di Bisaccia, chiusura del flusso necessaria per lavori dalle 7:00 alle 18:00.
23 ottobre: e subito arriva il classico colpo d'ariete alla riapertura, mattinata senz'acqua.
24 ottobre: la nuova rete va allacciata anche sulla Strada provinciale 13 (sotto alla valle), acqua chiusa dalle 7:00 alle 18:00.
28 ottobre: si chiude dapprima solo in contrada Valle Campanile, poi su tutto il territorio (sempre esclusa la Marina), per circa ventiquattro ore.
8 novembre: rottura e conseguente riparazione, senz'acqua la mattinata.
15 novembre: la Molise acque riduce la portata per il protrarsi della carenza idrica, chiuso il flusso dalle 21:00 alle 7:00.
22 novembre: come sette giorni prima, chiuso dalle 21:00 alle 7:00.
25 novembre: cioè oggi, rottura abbastanza grave da causa una chiusura di oltre ventiquattro ore, con tutti i disagi soprattutto per chi in casa non ha una cisterna autoclave.
"C'è qualcosa che non va", è evidente e non si tratta solo dell'evento imponderabile come la siccità. Vasco Rossi cantava così nel 1987 e lo fa ancora. Idem la rete idrica a Montenero di Bisaccia, ma rompendosi perché qualcosa non va.

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