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De Risio impegna la maggioranza, ma non fa parlare Contucci e Marraffino sul più bello

Stamattina il primo Consiglio comunale dell'anno a suon di interpellanze tutte di un gruppo di minoranza, dagli impianti agrivoltaici, al Caroselli, al dirigente ora manutentore

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MONTENERO DI BISACCIA. Per tre ore è il solo De Risio a tenere impegnata la maggioranza e riesce a farne parlare tutti i componenti. E con cavilli regolamentare riesce anche a zittire sindaca e assessore. Il primo Consiglio comunale del 2025 è andato in scena stamattina, caratterizzato da dodici ordini del giorno tutti a firma degli esponenti di minoranza Gianluca Monturano e Fabio De Risio. Assente il primo, ha interrogato sui vari argomenti solo il secondo.
I lavori sono iniziati discutendo l'unica mozione in agenda, in quanto tale anche votata. De Risio ha chiesto alla maggioranza cosa stia facendo per impedire il proliferare di impianti agrivoltaici nelle campagne monteneresi. Seguendo l'esempio di altri comuni, in sostanza, far sentire la propria voce e impegnare la Regione, che a differenza del Comune ha potere sulla materia. A rappresentare la voce dell'amministrazione comunale Fiorenza Del Borrello. L'assessora all'Ambiente ha affermato che la maggioranza è favorevole alle fonti rinnovabili e che non ha voce in capitolo, potendo sì proporre osservazioni nella fase istruttoria degli impianti, ma che non sono di fatto vincolanti.
L'altro consigliere di minoranza presente, almeno in questo primo ordine del giorno, è stato Nicola Palombo. Nel suo intervento ha posto l'accento sulla mancanza di una vera programmazione a livello regionale ma anche comunale. In altre parole, definire in maniera puntuale dove piazzare impianti per produrre energia e dove no, anche per evitare lo scempio di zone dall'elevato valore paesaggistico di cui Montenero è pieno.
Qualche battibecco fra la Del Borrello e De Risio sull'opportunità di farsi sentire, da parte dei Comuni, pur non avendo poteri in materia, infine la sindaca Simona Contucci ha provato a intervenire per dichiarazione di voto. A bloccarla è stato però De Risio, che dopo una rapida occhiata con Palombo e regolamento alla mano ha evidenziato che nelle mozioni può parlare un solo consigliere per ogni gruppo consiliare. L'aveva già fatto l'assessora, non ha potuto anche la sindaca. Secondo De Risio un escamotage ricorrente per parlare per ultima.
Cominciata la fila di interpellanze, la prima ha riguardato le antenne per la telefonia mobile sul tetto del municipio. Per De Risio uno scandalo che si trovino a "dieci metri dai bambini delle scuole Elementari", per la Del Borrello non "vi è nessun danno per la salute" e basta una ricerca qualsiasi per trovare fonti autorevoli che ne trattano.
Terzo ordine del giorno l'asilo nido al posto del terminal bus inutilizzato, i cui lavori sono iniziati in questi giorni. A rispondere l'assessore Nicola Marraffino, secondo il quale non vi è stato nessun cambio di idee sull'opportunità di un nido, bensì il proposito di riqualificare uno stabile deteriorato. Il titolare dell'Urbanistica ha rimarcato quanto già detto giorni fa dalla Contucci: il vincolo della destinazione a nido scade fra cinque anni, poi ci si potrà fare altro. Lo ha ripetuto almeno tre volte, così da far pensare che persino nella sua maggioranza ci sia scetticismo sulla durata di quel tipo di attività dove il terminal non c'è mai arrivato e la Protezione civile se l'è data a gambe appena possibile per le pessime condizioni strutturali. De Risio ha poi chiesto se vi sarà un recinto e Marraffino ha risposto che sarà fatto con il ribasso accordato dalla ditta che realizza i lavori.
"Un'amministrazione di cui sono fiero di far parte e che è stata brava a intercettare un finanziamento" le parole di Marraffino. "Avete fallito e ci avete fatto perdere ottocentomila euro rinunciando due anni fa al finanziamento per un asilo nido nuovo" la tesi di De Risio.
Sulla carta solidale a rispondere all'interpellanza è stata invece la sindaca, sostenendo che non c'è nessuna irregolarità nell'assegnazione dei bonus. Discussione simile a quella di poco prima quella relativa al quinto ordine del giorno, cioè un impianto agrivoltaico di una cinquantina di ettari complessivi in contrada Grugnale, nei pressi della casa di riposo per anziani. Come prima, a rispondere alle perplessità di De Risio è stata la Del Borrello, ma in questo caso annunciando che il progetto ha ricevuto il nyet anche dal Ministero, oltre che dalla Sovrintendenza.
Sempre l'assessora all'Ambiente è intervenuta per la successiva interpellanza, riguardante la Marina di Montenero. De Risio, riprendendo la questione del mega progetto South Beach, ora dimenticato, ha chiesto cosa si intende fare. Fiorenza Del Borrello, dopo aver affermato che "lo sviluppo della nostra costa non è South Beach", ha parlato del progetto ancora tutto da definire che riguarda la valorizzazione della foce del Trigno, nell'ambito di un qualcosa di più vasto, i parchi marini dell'Adriatico, e che arriva fino alle sponde della Croazia.
Settimo ordine del giorno il palazzo Caroselli, donato al Comune nel 2019 e affidato, in tutta fretta come ha evidenziato anche De Risio, qualche mese fa. Alle perplessità del consigliere di minoranza ha risposto l'assessora Loredana Dragani, secondo la quale la prassi utilizzata è quella abituale per bandi del genere. In altre parole, niente di anomalo nell'individuare un'associazione che si occupi dello stabile per fini culturali. Secondo la Dragani, inoltre, non vi sarebbe stata nessuna preclusione per le associazioni monteneresi: "È stato pubblicato un avviso a cui tutti potevano rispondere". Le cose non stanno esattamente così, com'è stato evidenziato su queste colonne, come si diceva ai tempi dei giornali di carta. In realtà uno dei requisiti era l'iscrizione al Runts (Registro unico nazionale terzo settore) da almeno due anni, ciò che ha precluso la possibilità a più di un'associazione montenerese, per esempio all'Università delle tre età, iscritta da meno tempo perché nata nel 2023. Alla fine casa Caroselli è andata a una fondazione di Termoli. Quanto a organizzazioni monteneresi, se non c'è stata volontà di favorirle, di fatto sono state sfavorite. Le date non mentono.
Nell'interpellanza per il progetto "Vicin a vu" la parola è tornata a Simona Contucci. La sindaca ha spiegato che è in pieno svolgimento e che è stato prorogato. Un qualcosa di importante per gli anziani di Montenero, San Giacomo e Petacciato, poiché il progetto riguarda questi tre comuni. Per De Risio soldi sprecati, per assistere cento anziani a fronte di 2719 ultra sessantacinquenni complessivi.
Atteso ordine del giorno anche quello che riguardava l'interpellanza sul riordino degli uffici e che i lettori meglio comprenderanno se si fa riferimento all'editto di agosto. Quello con cui il capo settore di urbanistica e lavori pubblici si trova a occuparsi solo di manutenzione, poiché gli argomenti più importanti a breve passeranno in mano a chi vincerà la selezione in corso. In sintesi, un addetto esterno per ciò che finora è stato svolto da un dipendente già in organico. A rispondere a De Risio è stato l'assessore al Bilancio Claudio Spinozzi. A suo giudizio il riordino dei settori è stato frutto di una scelta amministrativa, scindendo le materie per meglio rispondere alle esigenze dei cittadini. Nessun cenno alle voci su tensioni interne al municipio, fra amministratori e impiegati, ma en passant ha detto che non c'entrano le modifiche in giunta dopo la crisi dell'estate 2023. Una grigia relazione computistica, costerà 53mila euro avere un nuovo dirigente, laddove ci si poteva aspettare qualcosa di più tecnico o anche politico. In termini semplici: non è un declassamento dare la sola manutenzione a chi già c'era? Significa dirgli togliti che non sei capace, come ha ironizzato anche De Risio? È vero che sono volati gli stracci anche dentro la stessa sala assessori per questo riordino?
Forse uno degli assessori che più hanno a che fare con il settore, e il riordino, avrebbe potuto dire qualcosa di più, ma quando Nicola Marraffino ha provato a prendere la parola De Risio lo ha bloccato in punta di regolamento. Nelle interpellanze può rispondere solo uno. "Temi il confronto?" Marraffino, "Devi stare zitto, non puoi parlare!" De Risio. Dopo la Contucci anche Marraffino incastrato dalla dura legge del regolamento. Peccato.
La parola è tornata di nuovo a Claudio Spinozzi, che ha spiegato come i soldi per la ristrutturazione in corso dei campi da tennis non siano bastati anche per coprirli. Infine sulla mensa finanziata dal Pnrr che si dovrà realizzare sotto le scuole Elementari di nuovo Nicola Marraffino. L'assessore è partito calmo, non ha ripreso il tema del capo settore di poco prima quando non ha potuto parlare. Peccato. Però ha spiegato come sarà la nuova mensa: 400 metri quadri, una cucina e tre stanze uso refezione, tutti gli spazi adeguati, bagni, accesso autonomo ecc. Per De Risio soldi buttati perché la mensa sarà fatta sotto una scuola non antisismica. Il riferimento, per l'ennesima volta, al mancato bando per realizzare un nuovo polo scolastico con il Pnrr.
In chiusura l'interpellanza sul progetto Spiaggia abile, che sta per iniziare.
Il primo Consiglio comunale del 2025 finisce dopo circa tre ore e dodici argomenti con Fabio De Risio da una parte, gli altri sul fronte opposto. Va rilevato che hanno parlato quasi tutti in maggioranza, come non succede mai, poiché vi è il quasi monopolio della sindaca Contucci (stavolta gabbata dal regolamento che De Risio ha voluto applicare alla lettera, diversamente da altre occasioni). Se la collegialità osservata sia anche segno di una ritrovata armonia in maggioranza, dopo i negati quanto reali contrasti interni, si vedrà prossimamente.
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Fabio De Risio

Da sinistra Nicola Marraffino e Simona Contucci

Da sinistra Claudio Spinozzi, Loredana Dragani, Fiorenza Del Borrello

 

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