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Contucci risponde a De Risio. La scena politica è sui "tamponi"

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. La pandemia sanitaria ha stravolto le abitudini di tutti, anche nella politica. Le querelle viaggiano online con post sui social ed a fare da contorno sono i commenti ma non più quelli della piazza. Il tutto è iniziato nella giornata di ieri quando il consigliere di minoranza Fabio De Risio ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post dal titolo “precisazioni sui tamponi”. La risposta a firma della sindaca Simona Contucci non si è fatta attendere tuonando contro il capogruppo di Montenero che Rinasce.

Precisazioni sui tamponi rapidi di Fabio De Risio

“Vorrei precisare che uno screening è tale quando un test viene effettuato su una vasta scala di popolazione. Quindi per fare uno screening di massa, bisogna rendere gratuito il test. Quello che ha fatto il comune è una pseudo-convenzione con un privato. Inoltre volevo rendere noto il costo di un tampone con i suoi reagenti che è di circa 5 euro. In grande quantità anche 3,5 euro. Questo significa che con un infermiere o un medico volontario che fa tamponi (oppure personale già stipendiato), 10 test rapidi costerebbero 30 euro. Come mai non contatte l’Asrem e fate i tamponi al Poliambulatorio in maniera gratuita e su larga scala? Il personale c'è e la struttura pure, perché bisogna far pagare un tampone che costa 3 euro, 20 euro? Se proprio non potete accollatevi totalmente il costo del tampone. Inoltre volevo sottolineare l'errore di fondo che è quello di non conoscere a cosa serve un tampone rapido. Voglio essere chiaro il tampone rapido non sostituisce il molecolare e vi spiego perché. I rapidi perdono la finestra di esordio e fine malattia. Sono le fasi in cui le copie virali sono più basse e solo metodiche di amplificazione possono portare alla rilevazione del sars-cov2. Quindi parliamo di tampone molecolare. Ora sulla fine malattia possiamo anche sorvolare, ma capite bene che l’esordio è la miccia che scatena la catena incontrollata di contatti e contagi. Un altro limite del rapido può essere il metodo di prelievo: trattandosi di virus, quindi intracellulari, è la quantità di cellule nasali o faringee che determina il numero di copie virali disponibili a essere rilevate. I test rapidi sono strumenti di screening di massa: in una popolazione numerosa, vanno a rilevare un positivo forte presumibilmente asintomatico. Quindi ci sono molti falsi negativi. Dire a una persona che ha avuto contatti con un positivo vai a fare il rapido e fuorviante ed è assolutamente inesatto. Quindi hanno fornito notizie assolutamente false quando hanno parlato di attendibilità del 97% dicendo una grossa fesseria. Per correttezza volevo aggiungere che ho sentito la Dottoressa che gestisce l'ambulatorio a cui faccio riferimento a cui va la mia stima per essersi messa a disposizione per effettuare dei tamponi ad un costo calmierato, ritenendo assolutamente congruo per una struttura privata il costo di 20 euro. Tengo a precisare che conosco l'ambulatorio e ne ho sempre stimato le capacità professionali”.

La risposta di Simona Contucci.

“Normalmente cerco di sorvolare sui post polemici, lo faccio sia perché fanno parte del dibattito politico, più o meno appropriato, ma anche perché risultano spesso sterili rispetto alla priorità della gestione della cosa pubblica e alle emergenze che stiamo vivendo, soprattutto in questo particolare momento. Ma proprio perché la pandemia crea spesso paure e incertezze, quando si interviene su alcuni argomenti la replica è d’obbligo in quanto i cittadini meritano di conoscere la verità a proposito dei test rapidi antigenici per il Covid-19. Il consigliere di minoranza De Risio, ad esempio, ha parlato ultimamente di "pseudo convenzione" fatta dal Comune di Montenero con un laboratorio del posto: in realtà la nostra Amministrazione ha concesso un contributo affinché si potessero fare i test ad un prezzo ‘calmierato’. Questa collaborazione nasce dalla necessità manifestata da più parti (anche dai medici di medicina generale del nostro paese) di avere un presidio costante sul territorio. Che il prezzo sia vantaggioso lo dice lo stesso De Risio nella seconda versione del suo post; versione che ha modificato dopo qualche ora dalla pubblicazione del suo primo intervento sulla sua pagina social. La realtà è che dopo un’attenta disamina, abbiamo lavorato affinché si potesse garantire continuità dell’offerta senza costringere i nostri concittadini a dover usufruire del servizio fuori Montenero. I tamponi sono eseguiti in un ambiente sicuro e con le precauzioni previste dalle normative. Tale continuità ha consentito di individuare dei cluster che poi si sono rivelati piuttosto importanti da un punto di vista numerico. Questa è un’opportunità che viene data, ma attenzione, non rappresenta un obbligo e come tale merita rispetto. Poi c’è un altro aspetto completamente diverso e da non confondere: lo screening. Ciò che abbiamo visto ad esempio a San Salvo, con un servizio organizzato dall’Asl competente insieme con la regione Abruzzo, nulla c’entra con il servizio che offre il laboratorio di Montenero in collaborazione con il nostro Comune. Già ho avuto modo di specificare che il 30 ottobre 2020 abbiamo dato la disponibilità formale del nostro Comune attraverso l’utilizzo del Poliambulatorio di Montenero per effettuare campagne di screening, ma il consigliere De Risio forse non lo ricorda. Per quanto riguarda infine l’attendibilità al 97,7 % del test, ci fidiamo delle schede tecniche dei test che ci sono state comunicate, così come avvalorato nella seconda versione rivisitata del post dallo stesso De Risio e cioè affidandoci alla professionalità della dottoressa Passarelli e di quanto dice sulla qualità dei materiali utilizzati. Del resto lo stesso De Risio voleva far partire la stessa iniziativa qualche tempo fa, proprio nello stesso laboratorio, chiedendo collaborazione alla dottoressa Passarelli che si è resa disponibile, così come ha fatto con la nostra Amministrazione: peccato però che il consigliere non ci sia riuscito. La chiudo qui, chiedendo rispetto per il momento delicato che stiamo attraversando, per i cittadini di Montenero, per la professionalità del personale sanitario che si sta spendendo in ogni modo per garantire servizi di qualità alla popolazione e, infine, anche per gli amministratori comunali che in questo momento hanno la responsabilità di agire, secondo coscienza, per il bene comune. Per le strumentalizzazioni ci saranno tempi migliori”.

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