MONTENERO DI BISACCIA. Arriva a due anni esatti dal precedente e ancora una volta mette i sentimenti al centro dei propri versi. Si intitola Poesia dell'assenza il nuovo libro di Laura D'Angelo, insegnante di lettere nel locale Istituto professionale, dove si distingue per l'attenzione alla letteratura, anche con un laboratorio di scrittura creativa da lei diretto. Edito da Il Convivio, Poesia dell'assenza conta 120 pagine per 85 poesie; nel testo si alternano composizioni ermetiche ed altre di lunghezza "standard". Tre i grandi temi che raggruppano le poesie: Miti, Maree, Ritorni.
La differenza sostanziale rispetto al precedente lavoro della D'Angelo (Sua maestà di un amore, Scatole parlanti, 2021) è che adesso le poesie sono in versi, ritmate, mentre nel testo di esordio è stata preferita la formula della prosa poetica.
Svariati i temi affrontati dall'autrice nel corso delle pagine, con una prevalenza come sua abitudine per l'amore, le stagioni, i profumi, i colori, il mare. Ma anche un occhio alle persone che non ci sono più, così come all'attualità : a parte alcuni accenni al Covid, non mancano riferimenti al conflitto in corso in Ucraina. "Istanti, la guerra che esplode e fa rumore / toglie e cancella, ripristina il senso del precario", un passaggio di "Sirene a Mariupol". Un accenno a Dante Alighieri, in occasione del settecentesimo anniversario della morte di due anni fa: "Lo avresti mai detto che / ti avremmo celebrato ad anni secoli / di distanza mentre fuori imperversa / la tempesta e la selva oscura".
Un omaggio anche alla sua Montenero, prima di congedarsi dal lettore, parlando alla primavera appena tornata: "E ora che sei arrivata al monumento / che si staglia in piazza della Libertà / e scaldi i passi stanchi di un anziano".
È il sentimento la cifra dell'autrice, non da oggi, e lo dimostra anche la poesia dedicata alla nonna che non c'è più; oppure la magia di feste in famiglia come il Natale. Le piccole cose quotidiane in cui la D'Angelo riesce a trovare la magia dell'esserci ogni giorno, ma anche, sia consentito, una nota di malinconia che sembra accresciuta rispetto al passato. Ma in fondo che poesia sarebbe senza un po' di malinconia. E che mondo sarebbe senza poesia.
In "Per sogni brevi", di soli tre versi, Laura D'Angelo si chiede: "Si avvererà mai quel sogno? / Ogni giorno procedo per sogni brevi / in attesa".
Poesia dell'assenza è un libro che va in crescendo, una lieve tensione che sembra salire con lo scorrere delle pagine e che spinge a non chiudere il libro. Un filo a volte appena percettibile di malinconia, come detto, che non mancava nel precedente lavoro o negli scritti che periodicamente l'autrice pubblica sulla propria pagina Facebook, ma adesso appare più marcato. E, di nuovo sia consentito, dà più pathos e qualità alla composizione. Ciò che in fondo c'è da aspettarsi da chi "ama la poesia, il mare, la leggerezza della profondità ".