MONTENERO DI BISACCIA. Prima si chiamava più semplicemente comandante dei Vigili, oggi sa di burocratese la dicitura "istruttore direttivo di vigilanza", ma la sostanza non cambia. Ciò che viceversa è mutato, negli anni, è la spinosità dell'argomento: trenta anni senza intoppi, da un certo punto problemi di vario genere. Anche oggigiorno parrebbe, se si constata che da gennaio a oggi ancora non si riesce a fare il concorso per il posto vacante ormai da inizio anno.
Ai fini pratici non cambia granché, dal momento che l'incarico è svolto da uno degli agenti in forza a Montenero, ma resta la domanda: perché è così difficile imbastire quel concorso?
Un breve riepilogo, precisando che si ometteranno i nomi di agenti e funzionari perché si vuole analizzare solo l'aspetto politico, poiché è l'amministrazione che ha voce in capitolo.
Dalla seconda metà degli anni Settanta al 2009 il comandante dei Vigili urbani è stato sempre un agente del locale comando, con contratto a tempo indeterminato come era in uso a quei tempi. Incarico più che stabile e nessuna necessità con scadenze grossomodo quinquennali di nuovi concorsi. Tutto è cambiato con la pensione del comandante e l'arrivo del nuovo sistema con contratti a termine e concorsi periodici. Sono scoppiate polemiche politiche con l'allora minoranza, che ha attaccato veemente il sindaco ormai a fine mandato Giuseppe D'Ascenzo: sotto accusa la commissione che si stava per nominare, che non avrebbe avuto le necessarie competenze per valutare. Ma alla fine la selezione c'è stata e il posto è stato assegnato. L'istruttore dei Vigili di fresca nomina è stato riconfermato l'anno successivo, col cambio di maggioranza e il subentro del neo sindaco Nicola Travaglini.
Tutto è sembrato tornare a scorrere tranquillamente per i successivi anni finché, nel 2016, è arrivato il nuovo concorso e stavolta a vincere è stato un membro delle forze dell'ordine, in servizio in altra località . Questi tuttavia ha rinunciato e il posto è tornato a chi lo aveva tenuto nei precedenti sei anni. E così si è andato avanti fino alla fine del mandato di Nicola Travaglini, prolungato di alcuni mesi e quindi fino all'autunno 2020 per le note vicende legate alla pandemia da Coronavirus. Nuova amministrazione, nuovo istruttore direttivo di vigilanza? Sì, no, forse. Il funzionario uscente è restato in carica per i primi mesi di amministrazione di Simona Contucci, precisamente fino a fine gennaio 2021.
E si arriva così al presente. Il 21 febbraio di quest'anno la delibera di giunta è numerata col 21 e dà indirizzo al responsabile del personale affinché si avvii la procedura per il "reclutamento del responsabile di vigilanza". Passano cinque mesi e il 20 luglio arriva l'avviso pubblico di selezione: entro quindici giorni gli interessati devono presentare la propria candidatura. Il 10 agosto è pronto l'elenco dei candidati ammessi alla selezione e, secondo indiscrezioni, sarebbero due.
Nel frattempo sono passati il Ferragosto, la festa patronale di san Matteo, il primo compleanno per la nuova amministrazione comunale e del concorso per il comandante dei Vigili nessuna traccia.