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De Risio: la maggioranza si occupa delle lucine di Natale e non si accorge di progetti europei che potrebbero cambiare il paese

La Redazione
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Comunicato del consigliere di minoranza di Montenero di Bisaccia Fabio De Risio:
Oggi vorrei parlarvi di due Comuni.
Il primo è il Comune di Caggiano, paese collocato su un rilievo dell'Appennino lucano, al confine del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. È il secondo Comune più alto della provincia di Salerno, ed ha 2660 abitanti circa.
Nonostante i suoi 828 metri, tuttavia, è strutturato a formare un altopiano dolcemente ondulato, intervallato, di tanto in tanto, da versanti ripidi e scoscesi specialmente in corrispondenza dei pojie carsici, come ai piedi della Tempa del Vento.
Qualche anno fa il Sindaco ebbe un’idea semplice ma al contempo geniale, chiese ai suoi cittadini di partecipare alla realizzazione di un “progetto mensa a km zero”. Il progetto prevedeva che la mensa scolastica utilizzasse solo prodotti derivanti dalle attività agricole dei genitori dei singoli bambini. In pratica, chi aveva il grano portava il grano, così come chi aveva l’olio, le verdure o la frutta poteva darle alla mensa.
Ai genitori che conferivano i prodotti vennero subito accordati degli sconti sulle rette scolastiche e su altre imposte municipali. Alle mamme venne concesso di fare domanda per lavorare nelle mense e per accompagnare i bambini con i mezzi del trasporto pubblico locale.
In poco tempo si innescò un circolo virtuoso a cui tutti i cittadini vollero partecipare, con grande senso di solidarietà. Il progetto divenne, nel giro di pochi mesi, il fiore all’occhiello del Comune di Caggiano e dell’intero territorio del Parco Nazionale del Cilento.
Nel 2019 il Ministero dell’Ambiente riconobbe il progetto assegnando al Comune l’importante premio nazionale “Progetto vivere a ZERO spreco”.
Interessato da questa storia sono andato a spulciare il sito internet del Comune di Caggiano, che ho trovato semplice, chiaro e soprattutto trasparente, ma la cosa che mi ha colpito di più è stata la possibilità da parte dei cittadini di poter contribuire alle singole decisioni amministrative.
Il piano Urbanistico Comunale viene programmato in maniera partecipata, tramite la consegna alla cittadinanza di questionari e di survey molto tecniche, ma allo stesso tempo di facile comprensione. Questi questionari sono anticipati da specifici incontri sui singoli temi, realizzati da esperti nei diversi settori, aderenti al partenariato sociale e appartenenti a enti e associazioni operanti nei vari settori economici.
In questo modo i cittadini non subiscono le decisioni, ma disegnano insieme il proprio futuro. È il successo dell’intelligenza collettiva e della democrazia partecipativa che tanto successo sta avendo nel mondo.
Il secondo Comune è quello di Montenero di Bisaccia in provincia di Campobasso, paese di 6550 abitanti (di cui molti sono solo residenti e vivono a migliaia di km di distanza e non hanno alcuna intenzione di tornare), adagiato su una splendida collina molisana. Esso, possiede un territorio vastissimo e ricco di risorse agrarie e ambientali, che si compone di 9300 meravigliosi ettari, tanti dei quali pianeggianti e interamente coltivabili. Un territorio straordinario, che abbraccia tutte i paesaggi locali, in quanto passa dall’entroterra Molisano fino a giungere al Mare Adriatico, al confine con il vicino Abruzzo.
Alle scuole elementari non esiste un progetto a chilometro zero, in realtà non esiste neppure una mensa. Le merendine per i nostri ragazzi sono quelle delle multinazionali, come Kinder-Ferrero, il panino con salamino o il panino con il Wurstel. Le nostre scuole non hanno nemmeno una palestra attrezzata che possa chiamarsi tale.
Una nuova scuola viene promessa ormai da decenni, ed è inserita ogni anno nel Piano triennale delle opere pubbliche, documento di programmazione avulso dai tempi che nessuno conosce. Un testo copia e incolla degli anni precedenti.
Se provate ad aprire il Sito ufficiale del Comune capirete l’interesse che i nostri amministratori hanno ad avvicinarsi ai cittadini e a renderli partecipi. In verità, non capirete nulla, in quanto è disordinato e confuso. Di questionari per la partecipazione all’attività amministrativa i cittadini non vedono nemmeno l’ombra. Di progetti e visione del futuro altrettanto.
Nell’ultimo Consiglio comunale alla proposta di una Commissione Bilancio, con il fine di cercare di programmare meglio l’ente comunale, anche per cercare di ridurre le innumerevoli variazioni di bilancio che arrivano in Consiglio, dopo un silenzio assordante da parte di tutti i membri della maggioranza, è arrivata la risposta risolutrice della Consigliera Del Borrello, secondo la quale la “partecipazione dei cittadini ad una Commissione sul bilancio (quindi al proprio futuro) creerebbe solo confusione”. Una prova inequivocabile di essere fuori da ogni visione innovativa sulla programmazione comunale. Forse non sanno neanche cosa sia un Bilancio partecipativo.
L’altra perla di saggezza l’ha regalata il Vicesindaco Cardinali (l’Assessore Dragani, che ha le deleghe ai Fondi Europei, non ha avuto neanche il coraggio di intervenire), che alla nostra proposta di istituire una figura competente e specializzata per la gestione dei fondi del PNRR, ha risposto che questo Piano, il più importante degli ultimi 40 anni, toccherebbe marginalmente i comuni e si giocherebbe su un piano sovracomunale.
Non riuscivo a credere che nessuno di loro sapesse praticamente nulla sul Progetto più importante dell’intero Continente europeo per rispondere alla crisi della pandemia. Un Piano che riguarda il nostro presente e il futuro dei nostri figli.
È il caso di dirlo, il PNRR a Montenero, questo sconosciuto. Tutto ciò mentre centinaia di Comuni italiani hanno già iniziato, da mesi, seminari, incontri con esperti e avviato la formazione dei propri dipendenti. Qui invece ci occupiamo delle lucine di Natale e poco più.
Diceva un grande uomo politico del passato “le elezioni si vincono con la furbizia, ma il futuro si costruisce con le competenze, con lo studio e senza scorciatoie”.
Qui si vuole continuare con una “donna sola al comando”. Guai ad esprimere un dissenso, ti tolgono la parola e chissà la prossima volta anche la lingua.
Se queste sono le premesse, in bocca al lupo Montenero.
Due Comuni, Caggiano e Montenero.
Diversi su molti aspetti, ma entrambi accomunati da un numero: lo ZERO. Per il primo come valore iper-positivo, per il secondo viene dato per evitare di non classificarlo.
Dott. Fabio De Risio
Capogruppo Montenero che Rinasce

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