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Le tattiche di guerra nella maggioranza: dalla blitzkrieg alla grabenkrieg

Ipotesi su come potrà evolvere la crisi nell'amministrazione comunale di Montenero di Bisaccia, fra ritorni, nostalgie e capricci. Verso quattro liste alle prossime comunali?

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MONTENERO DI BISACCIA. Da un lato l'ostentazione di sicurezza in video che ricorda i big della Terra in momenti eccezionalmente eccezionali. Dall'altro chi a denti stretti prova a sopportare una situazione in giunta che, ogni giorno di più, pare peggiorare. A una decina di giorni dalle elezioni regionali, che in qualche modo l'hanno fatta deflagrare, la crisi amministrativa a che punto è? E quali sono le possibili soluzioni? Di seguito una disamina, con vari scenari che potrebbero concretarsi sia singolarmente sia, più probabile, mescolati fra loro.
Si rimanda ai link in fondo per approfondire, nel frattempo basti ricordare lo stato dell'arte in amministrazione comunale. La sindaca Simona Contucci ha una parte cospicua di maggioranza saldamente al suo fianco, potrebbe recuperare il rapporto rovinato dalle regionali con Fiorenza Del Borrello, mentre pare definitivamente deteriorato quello con gli assessori Andrea Cardinali e Tania Travaglini. Dietro i due, è bene non dimenticarlo, aleggia l'ombra del loro mentore ed ex sindaco Nicola Travaglini.
IPOTESI BLITZKRIEG (guerra lampo). È il caso di dichiarazione di ostilità dall'una o dall'altra delle parti in causa. Ad esempio con l'azzeramento e successiva cacciata dalla giunta, da parte della sindaca Simona Contucci, degli assessori con cui non va più d'accordo, vale a dire Andrea Cardinali e Tania Travaglini. Oppure, a parti invertite, se fossero questi ultimi due a scatenare l'attacco, per esempio cominciando a votare contro in giunta e Consiglio, o ancora con assenze strategiche per far rischiare alla maggioranza di non avere i numeri e andare sotto nelle votazioni in aula.
L'ipotesi blitzkrieg non sembra al momento essere la più plausibile, per quanto in politica non bisogna mai escludere niente. Pare che la Contucci non voglia azzerare, mossa di attacco che scatenerebbe inevitabilmente delle reazioni negli avversari/(ex) alleati. Dall'altra parte pare nemmeno abbiano voglia di guerreggiare nelle votazioni.
IPOTESI GRABENKRIEG (guerra di trincea). In questo caso lo scenario diventa più plausibile, o meglio, è quanto in parte sta già avvenendo. Nessuno attacca la controparte, ognuno vede il "nemico" a qualche centinaio di metri. Ognuno è pronto a colpire alla prima mossa falsa dell'altro (nelle trincee della Prima guerra mondiale lo facevano i cecchini). Detto tipo di combattimento era chiamato anche guerra di logoramento, dove ogni parte sperava che l'altra si rovinasse prima. Si vedrà come andrà a finire tra Simona Contucci e i dissidenti travagliniani. Nel frattempo l'una starebbe provando a logorare i delegati sorvegliando strettamente l'operato dei due assessori (si dice ogni singola carta). Questi ultimi rimanendo, resistendo al loro posto puntano a logorare la leader.
IPOTESI ROTE HILFE (soccorso rosso). Prevede che se la Contucci facesse fuori i due assessori con cui non va d'accordo, a prendere il loro posto sarebbero due della minoranza, segnatamente Giulia D'Antonio e Nicola Palombo. Ipotesi che oggi appare lontana dalla realtà, per quanto le due parti si siano almeno annusate in passato, e secondo certe voci fino a non molto tempo fa.
Benché, si ripete, il politica può succedere di tutto, ma sarebbe abbastanza sciocco andare a soccorrere una maggioranza in siffatte condizioni.
IPOTESI FABIUS MAXIMUS CUNCTATOR (il Temporeggiatore). Questa ipotesi è simile a quella della guerra di trincea, con la differenza che non si aspettano passi falsi, bensì si sa già che bisogna solo attendere. In altre parole, far andare avanti la consiliatura, se fino alla scadenza naturale del 2025 si vedrà. Cardinali e la Travaglini potrebbero intanto sentirsi più svincolati dalla maggioranza e quindi votare anche secondo coscienza qualche volta, il cosiddetto appoggio esterno. La Contucci limiterebbe le loro deleghe al minimo o anche meno (l'uno l'Urbanistica, l'altra le Politiche sociali), per vedere se resistono. Si andrebbe così avanti a oltranza, col passare delle settimane la speranza che sopisca il mormorio di piazza (magari anche mediatico, mai porre limite alle illusioni dei politici). Il detto popolare adatto sarebbe "vacca pasc e campana son" (la mucca pascola e la campana che ha al collo suona), modo colorito per indicare quando le cose vanno avanti per inerzia, fra l'indifferenza generale. In tal modo si arriverebbe al 2025 e a quel punto focalizzare tutte le attenzioni sulle nuove elezioni. Presto per ogni previsione, ma le fazioni potrebbero essere tre, forse quattro. Una lista facente capo a Simona Contucci, se con rinforzi da sinistra (la sua casa prima dei vari salti) si vedrà. Una con stratega, probabilmente anche candidato sindaco, Nicola Travaglini; a volte ritornano, come il best seller di Stephen King. Un'altra ancora con quel che sarà rimasto del Movimento 5 stelle, che potrebbe rifare una lista in solitaria come nel 2015 (con quali risultati si è visto).
Da verificare cosa faranno gli irriducibili di sinistra che, nostalgici di ritorno, ancora invocano la consulenza di big del passato (con quali risultati si è visto).
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