MONTENERO DI BISACCIA. Dopo diverse non gradite arriva una notizia buona per Simona Contucci e, si suppone, per la parte di maggioranza che ancora le sta accanto: Roberto Di Pardo è in Consiglio regionale. L'ennesima sorpresa, una ridda di sì, no, è dentro, è fuori, il seggio tocca ad Aida Romagnuolo, infine, oggi, l'ennesimo colpo di scena: il sindaco di Petacciato è consigliere regionale. A correggere l'errore è stata la stessa Corte d'Appello, che ha tolto un seggio in precedenza attribuito a Fratelli d'Italia (da cinque a quattro) e ha dato il secondo a Noi moderati. Ne consegue che è Di Pardo a entrare in Regione, prima ancora dei ricorsi che già aveva annunciato, ed esce la Romagnuolo. Ciò che per Simona Contucci, sindaca di Montenero e da un po' strettamente legata a Di Pardo, non può che suonare come una buona notizia. La quale arriva dopo il non felice risultato ottenuto alle regionali dalla sua candidata Fiorenza Del Borrello e quando una spalla in Regione poteva essere l'unica ancora di salvezza per una maggioranza, la sua, in fibrillazione da tempo.
Da vedere se basterà Di Pardo a ridare una rotta all'amministrazione montenerese abbastanza alla deriva, negli ultimi tempi, con almeno due dissidenti, ma anche altri mal di pancia specie all'indomani delle elezioni regionali di fine giugno. Per il momento un consigliere regionale dalla sua lo ha, benché la new entry Di Pardo potrebbe dover far valere i suoi buoni uffici, a favore di Simona Contucci, a fronte di tre veterani che a Palazzo D'Aimmo dimorano da parecchio e non vedrebbero per niente di buon occhio l'attuale sindaca di Montenero.
Dal canto suo la prima cittadina non ha mai parlato di crisi nella sua maggioranza, nemmeno dal famoso video al paese delle grandi occasioni si è capito granché. Così come ha sempre nascosto le preoccupazioni per l'assenza nel nuovo Consiglio regionale di un suo referente. Tuttavia è opinione fin troppo diffusa, tra osservatori di lungo corso come tra i normali cittadini, che l'elezione di Roberto Di Pardo costituisca una spalla per la tremolante amministrazione comunale montenerese. Reggerà?
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