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Altra riunione di maggioranza preclusa a Cardinali e Travaglini?

Ieri sera ci sarebbe stato un vertice forse per studiare vie d'uscite dalla crisi, ma la maggioranza smentisce. Intanto si valuta il soccorso rosso e "resuscitano" big di sinistra del passato a sostenere o contrastarlo

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MONTENERO DI BISACCIA. Più che chiedersi chi ci fosse, è il caso di domandarsi chi non c'era. O meglio non chiamato, di nuovo. Cambiano i luoghi ma rimane la sera il momento deputato alle riunioni più o meno segrete, che confermano sia la spaccatura in maggioranza, sia i tentativi di farla arrivare al 2025. E così le solite indiscrezioni vogliono che ieri sera si siano visti la sindaca Simona Contucci e i suoi sodali. Incontro avvenuto dopo cena nell'abitazione di uno degli amministratori. Non è ancora trapelato quanti ne fossero, ma c'è una certezza: non c'erano Andrea Cardinali e Tania Travaglini. Di più: pare non ne sapessero nulla e la notizia/soffiata avrebbe raggiunto il vice sindaco, Cardinali, in terre lontane alle pendici delle Dolomiti.
Comprensibile il loro sgomento, per la seconda volta in pochi giorni ignari che i colleghi di maggioranza in Consiglio comunale si vedano a loro insaputa. Giorni fa era per analizzare il voto, ieri sera non si sa ancora.
Con il termine convitato di pietra di intende una presenza che incombe sui presenti anche se assente, in sintesi qualcuno a cui tutti pensano ma che nessuno nomina. Difficile dire se ieri sera Cardinali e i Travaglini (Tania, l'assessora, e Nicola, l'ex sindaco) siano stati nominati. Di certo c'è che sono ancora in maggioranza formalmente, non votano ancora contro, ma sono di fatto una sorta di corpo estraneo nella compagine di Simona Contucci. Compagine che la stessa sindaca, per quanto ostenti certa tranquillità, tiene unita con qualche fatica. Una crisi latente da tempo a causa delle correnti regionali in seno alla maggioranza, poi deflagrata con le elezioni e il litigio interno fra le due candidate Tania Travaglini e Fiorenza Del Borrello.
La riunione di ieri sera, in sintesi, confermerebbe che la Contucci e la parte di maggioranza a lei ancora legata (la gran parte per altro), stiano valutando soluzioni per portare avanti la consiliatura fino al 2025, scadenza naturale del mandato. A questo punto dovrebbe essere considerato ricucito il rapporto fra la sindaca e Fiorenza Del Borrello. La consigliera mandata avanti nella lista del presidente, alle regionali, si è sentita abbandonata all'indomani del voto: il risultato inferiore alle aspettative sarebbe dipeso anche dal tiepido appoggio della Contucci, cioè colei che l'aveva spinta a candidarsi. Naturalmente la prima cittadina e il suo entourage negano che vi siano state frizioni tra lei e la fidata consigliera.
Ma una delle capacità universalmente riconosciute alla sindaca è quella di saper ricucire, spesso anche solo con una delle sue celebri e lunghe telefonate. E oltre a ricucire con la Del Borrello, pare che per salvare la maggioranza stia valutando una cucitura che avrebbe del clamoroso. In sintesi, chiedere aiuto a parte della minoranza, il cosiddetto soccorso rosso che a quel punto, forza maggiore, vedrebbe quel rosso scolorire. Siccome quell'aiuto difficilmente arriverebbe da Fabio De Risio e Gianluca Monturano, non restano che Nicola Palombo e Giulia D'Antonio.
Va detto che finora non c'è niente di concreto, ma solo voci. Però queste sono talmente insistenti che, scavando, si scopre che il sottobosco politico montenerese (e non) si muove per valutare anche questo cosiddetto soccorso rosso (scolorito). Dell'ipotesi sarebbero informati e qualche volta attori anche big di centrosinistra e sinistra del passato. Ex amministratori comunali (e non solo) che da un lato premono per arrivare a un accordo (la Contucci concede un assessorato, una parte di minoranza fa il grande salto della quaglia), dall'altro partecipano a riunioni dove questo salto non è ben visto. In ogni caso politici di lungo corso, non più in carica, che vogliono rientrare nell'agone locale a distanza di anni. Sulla necessità di questo loro contributo, dopo che hanno avuto potere molto a lungo in Comune e anche più in alto, si può avere qualche dubbio. Ma tant'è, le manovre continuano.
Propedeutico a questo soccorso rosso (scolorito) sarebbe tuttavia l'azzeramento della giunta comunale. Simona Contucci dovrebbe far fuori Tania Travaglini e Andrea Cardinali, i quali comincerebbero a farle guerra aperta, quindi anche voto contro in Consiglio. A quel punto, anziché rischiare e andare avanti con un solo consigliere di vantaggio, con i connessi rischi che non passino gli argomenti in caso di una sola assenza, si opterebbe per il soccorso rosso (scolorito).
È questa una delle ipotesi che la sindaca sta valutando? Perché lei stessa ha fatto trapelare che sta studiando varie vie d'uscita dalla crisi, per portare a termine il mandato e, attenzione, ricandidarsi nel 2025. Novità questa, se si considera che solo pochi mesi fa aveva fatto trapelare di essere per il mandato singolo, cioè che non avrebbe tentato il bis. Ma era il periodo in cui, presumibilmente, pensava ancora di candidarsi lei stessa alle regionali, ciò che in caso di elezione le avrebbe sì fatto lasciare il posto in Comune per uno migliore.
Resta da vedere se azzererà la giunta e se, in ogni caso, lo farà subito. Per ora la tattica seguita è quella di temporeggiare, in sostanza stare a guardare cosa farà anche l'avversario ex alleato (più o meno) che manovra dietro le quinte, cioè Nicola Travaglini, e i suoi due referenti Cardinali e Tania Travaglini. Temporeggiare sperando che il "nemico" si logori da sé, oppure perché non si sa che pesci prendere per mandare avanti una maggioranza votata a furor di popolo e implosa su se stessa poco dopo?
AGGIORNAMENTO:
La sindaca e i consiglieri di maggioranza smentiscono categoricamente che vi sia stata una riunione ieri sera come quella descritta nell'articolo.

Nella foto Andrea Cardinali e Simona Contucci qualche tempo fa, quando le tensioni ancora erano ancora sopite
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