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Show in Consiglio: regolarità ad argumentum e svista sul numero legale?

A pochi giorni dalla riunione del secolo restano alcune domande. Intanto convocata per oggi un'altra capigruppo, si tornerà in aula dopo un Ferragosto bollente per la politica locale

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MONTENERO DI BISACCIA. Ma il Consiglio comunale del secolo, quello che sarà ricordato per ciò che forse è il più clamoroso colpo di scena almeno dal dopoguerra, è stato regolare o no? Dilemma arduo da risolvere, ma a pochi giorni dal plateale e imprevisto abbandono dell'aula da parte della maggioranza, la domanda è anche un'altra: se con la mancata elezione del nuovo presidente la riunione era considerata irregolare, dalla sindaca e dai suoi, perché è stato dapprima discusso un altro ordine del giorno e solo dopo sono andati via?
Nel frattempo è stata convocata per oggi a mezzogiorno una nuova riunione dei capigruppo, servirà a riunire di nuovo i tredici membri del parlamentino civico nei prossimi giorni.
Argomento del contendere è ancora l'ultimo Consiglio comunale, tenutosi nel tardo pomeriggio di venerdì 11 agosto. Convocato in via eccezionale dal vice presidente Gianluca Monturano a causa delle dimissioni del titolare, Nicola Marraffino, appena nominato assessore, nell'ambito del rimpasto che ha ufficializzato la spaccatura in maggioranza, di fatto mutilandola di due elementi.
Secondo la maggioranza il Consiglio di venerdì doveva eleggere il nuovo presidente e solo in quel caso i lavori avrebbero potuto proseguire. Detto altrimenti, il vice può presiedere solo in caso di assenza o malattia del titolare, non anche quando questi è vacante, come adesso. In maniera ancora più precisa: avrebbe dovuto dirigere i lavori fino all'elezione del nuovo, chiaramente di maggioranza, e poi togliersi dai piedi. Questa la tesi della maggioranza.
Di avviso opposto il vice presidente, ma soprattutto avversario poiché in minoranza, Gianluca Monturano. Per eleggere Cabiria Calgione è così mancato un voto (2/3 in prima battuta) e di fronte a ciò, vale a dire alla prosecuzione della seduta sotto la direzione di Monturano, i (divenuti) sette consiglieri di maggioranza sono andati via. A quel punto la scena surreale, inedita probabilmente non solo a Montenero, di un Consiglio comunale continuato con i soli oppositori: la minoranza propriamente detta e due ex di maggioranza, vale a dire Andrea Cardinali e Tania Travaglini. 
Da lì il contrapporsi di due tesi: il vice può presiedere un intero Consiglio o no? La questione potrebbe finire al Tribunale amministrativo, se confermate le indiscrezioni che vogliono la maggioranza già aver chiesto la consulenza di un legale.
Ma a parte i cavilli del regolamento, restano in piedi altre due domande.
La prima: la maggioranza aveva capito che il numero legale sarebbe rimasto in piedi o, per un banale quanto imperdonabile errore di calcolo ha preso un abbaglio colossale? In sostanza, mentre i consiglieri prendevano marsupi, borsette e ventagli e uscivano dall'aula, pensavano forse che andando sotto coi numeri la seduta sarebbe stata sciolta subito dopo? Perché con sei consiglieri, è il regolamento a sancirlo, si continua. E così è stato.
Difficile rispondere e, quand'anche ci sia stato un errore del genere, non lo ammetteranno mai pubblicamente la sindaca Simona Contucci e i suoi. Si può però attingere alle indiscrezioni e queste vogliono che appena usciti dalla sala consiliare si siano sentiti commenti come: "adesso controllino il numero legale!". Se così fosse, si erano illusi di far saltare il banco ma, come detto, sarà difficile se non impossibile ottenere una conferma dai diretti interessati.
La seconda domanda. Ritenendo che il vice presidente del Consiglio comunale non possa dirigere le assise quando la carica è vacante, la maggioranza è andata via. In sostanza, non ritenendo legittimato il vice a continuare. Ma in tal caso non avrebbero dovuto andarsene subito la Contucci e gli altri? Se Monturano non era titolato per proseguire, perché hanno lasciato che annunciasse il secondo ordine del giorno e, subito dopo, la sindaca ha comunicato la composizione della nuova giunta, così come previsto nell'oggetto? "Okay, procediamo con il secondo punto all'ordine del giorno, comunicazioni (…)" le parole del vice presidente. Accanto a lui Simona Contucci con il foglio già in mano e pronto per essere letto: conteneva appunto le comunicazioni sulla giunta. Il secondo punto all'ordine del giorno, pertanto, è stato annunciato e discusso sotto la direzione di Gianluca Monturano. Il quale nel presentare il terzo, però, non ha fatto in tempo a leggerne i contenuti che la sindaca gli ha segnalato e indicato che aveva qualcosa da dire l'assessore Claudio Spinozzi. Questi ha annunciato l'abbandono dell'aula: "la mancata elezione del presidente del Consiglio impone l'aggiornamento del Consiglio comunale".
Riepilogando: il vice dovrebbe solo traghettare fino all'elezione del nuovo presidente e se questo non avviene la seduta va sciolta fino al voto nel successivo Consiglio. Poi però, gli si fa annunciare il secondo punto all'ordine del giorno, la sindaca Simona Contucci di fatto lo discute; poi ancora il vice presidente diventa di colpo irregolare, non riesce nemmeno ad annunciare il terzo argomento, e la maggioranza se ne va.
Che cos'è un'irregolarità a scoppio ritardato, ad argumentum? Monturano non va bene per dirigere se si discute di interpellanze e mozioni, ma va bene se c'è una comunicazione del sindaco? Non è sempre un ordine del giorno inserito nell'elenco pubblicato sull'albo pretorio? Gli ordini del giorno sono tutti uguali o ce n'è qualcuno più uguale degli altri? Chissà.
Intanto per oggi a mezzogiorno è stato sempre Monturano a convocare i capigruppo. Un Ferragosto bollente non tanto per le temperature, quello in corso, quanto per il clima politico. Si dovrà decidere quando tenere il prossimo Consiglio comunale, dove alla maggioranza basteranno i sette voti di cui dispone, dopo la defezione di Cardinali e Travaglini, per eleggere il nuovo presidente delle assise civiche. Lo show va avanti.
Nella foto in alto il momento in cui Monturano annuncia il secondo odg e la sindaca Contucci è pronta alla lettura col foglio già in mano
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