MONTENERO DI BISACCIA. Da un lato "una situazione oggi migliore di quella che abbiamo trovato", dall'altro "un paese che non è riuscito a farcela". Come sempre si contrappongono le differenti visioni fra maggioranza e minoranza nel Consiglio comunale, la cui ultima seduta si è tenuta oggi pomeriggio. Dieci gli argomenti in agenda, per una riunione che almeno stavolta non ha registrato toni gridati. Nonostante ciò, non sono mancati affondi, solo all'apparenza col fioretto.
La seduta si è aperta con le quattro interpellanze del gruppo di minoranza Montenero che rinasce. A relazionare pertanto è stato Fabio De Risio, iniziando dal ripascimento della spiaggia. Un argomento ampiamente trattato su Monteneronotizie nei giorni scorsi, ma l'attenzione del consigliere di opposizione era tutta su cosa si intenda fare per frenare il fenomeno dell'erosione costiera. La replica dalla sindaca Simona Contucci che ha esposto le azioni in stagionali e pluriennali, ammettendo che occorra fare di più. Insoddisfatto della risposta De Risio, come prevedibile, che ha poi esposto le altre interpellanze, la seconda delle quali sul depuratore alla Marina e con una domanda secca: "sentiremo ancora la puzza sulla spiaggia questa estate?".
La risposta della Contucci è stata articolata ed ha esposto quanto fatto, vale a dire ottenere la copertura del canale, il tavolo tecnico, l'ausilio di un esperto esterno, blocco del trasporto su gomma ecc.
Terza interpellanza il progetto Vicin a vu, ossia assistenza domiciliare, infermieristica, telesoccorso e ostetrica di comunità per settanta anziani, distribuiti fra Montenero, San Giacomo degli schiavoni e Petacciato. Su posizioni opposte sempre De Risio e la sindaca Contucci. Per l'uno soldi sprecati, un milione e settecentomila euro per settanta persone; per l'altra qualcosa che si intende implementare e prolungare, tanto che già sarebbe stato interessato il Ministero preposto.
Ultima interpellanza quella riguardante la Consulta per i disabili. Una vicenda che ancora una volta ha contrapposto Fabio De Risio e Simona Contucci, ma stavolta a replicare è stato il consigliere di maggioranza Antonio Potalivo. A suo giudizio niente di irregolare nella recente riunione con elezione del nuovo presidente, di avviso opposto l'interpellante.
Si è così arrivati agli ordini del giorno proposti dalla maggioranza, iniziando da quello riguardante il Gal "Trigno-Castellelce", acronimo di Gruppo di azione locale. Un qualcosa che unisce pubblico e privato, Comuni e aziende, per promuovere lo sviluppo rurale. In effetti da votare c'era solo una ricapitalizzazione dell'ente, vale a dire sborsare 450 euro perché in otto anni il Gal è vero che non ha fatto niente – letteralmente – ma al tempo stesso ha consumato le risorse iniziali per le spese correnti. Da qui la necessità e l'obbligo di dover rimpinguarne le casse. A fronte della somma esigua che spetta versare al Comune di Montenero, le polemiche sono state inaspettatamente vivaci.
Dai banchi della minoranza il primo a prendere la parola è stato De Risio: "in otto anni questo Gal non ha fatto niente". Ma l'intervento più tagliente è invece arrivato dal collega di opposizione, si far per dire poiché sono in gruppi diversi, Nicola Palombo. In minoranza già nel 2016, quando fu istituito, ha ricordato che già allora aveva avvertito che non avrebbe funzionato. "Un carrozzone che serviva a incastrarsi con i piani politici dell'epoca" un passo del suo intervento. Tuttavia l'affondo di spada mascherata da fioretto è stato indirizzato all'assessora Dragani: figura nel Gal come rappresentante di un'azienda privata. "Controllore e controllato", "un comportamento grave, inopportuno", che denoterebbe una "grossa lacuna politica".
(foto Nicola Palombo)
La chiamata in causa, che da sempre cerca di fuggire le polemiche come le gocce di acqua quando toccano una superficie appena trattata con efficaci prodotti idrorepellenti, è apparsa scossa. Ma non è stata lei a replicare, bensì la sindaca Contucci. A suo giudizio non vanno confuse la delega data da lei (assessora) e quella della Cantina sociale (soggetto privato). Proprio ciò che contestava Palombo e subito dopo anche De Risio: "come si fa a garantire l'imparzialità se lì dentro c'è un assessore che rappresenta un'azienda privata?".
(foto Claudio Spinozzi e Loredana Dragani)
Altro ordine del giorno interessante il rendiconto di esercizio 2023, esposto come consuetudine dall'assessore al Bilancio Claudio Spinozzi. Dopo l'elenco delle voci di spesa, entrate, opere, riorganizzazione dell'ufficio contabile in Comune ecc., il vice sindaco ha commentato: "questa amministrazione sta portando avanti sani principi di gestire le risorse con responsabilità e oculatezza". In chiusura Spinozzi si è augurato di riuscire "a fine mandato a lasciare un ente con capacità di spesa nettamente migliore di quella che abbiamo trovato".
Gli ha risposto dalla minoranza Nicola Palombo, secondo il quale dopo quasi quattro anni il rendiconto diventa un bilancio di tutto il mandato, a suo giudizio da bocciare in toto. Ha citato diverse opere messe a suo tempo in programma e non realizzate, nemmeno avviate, come l'allaccio della rete idrica alla Marina all'acquedotto molisano, la nuova scuola, l'attenzione alla cultura ecc.
Fabio De Risio, subito dopo, sarcastico: "come al solito l'intervento è riuscito (i conti in ordine n.d.r) ma il paziente è morto".
Ultima a intervenire la sindaca Contucci, con un elenco di cose fatte e in cantiere, o anche solo sperate (della rete idrica alla Marina si parla dal 2012). Il voto contrario della minoranza non può che avere un effetto simbolico.
(foto da sinistra Gianluca Monturano e Fabio De Risio)
Nella foto in alto da sinistra Nicola Marraffino, Simona Contucci e Cabiria Calgione