MONTENERO DI BISACCIA. Rilanciare il mercato coperto e limitare l'agguerrita concorrenza dei cosiddetti spuntisti: un provvedimento che sarebbe piaciuto a una categoria di rivenditori locali, ma che non è passato. Gli spuntisti sono i rivenditori, specie di beni alimentari e soprattutto frutta e verdura, che beneficiano delle cosiddette concessioni giornaliere di posteggio. Detto altrimenti, le bancarelle. Un qualcosa che ultimamente deve aver creato dei malumori nei rivenditori che operano su Montenero con le altre modalità di vendita, vale a dire posto fisso e mercato coperto. Da qui la proposta di modifica al regolamento comunale avanzata dal consigliere di minoranza Nicola Palombo. La discussione è avvenuta nell'ultima riunione della Commissione statuto e regolamenti, quella arrivata dopo un anno di stasi e non convocata, la conferma è arrivata qualche giorno fa, perché alla maggioranza manca qualche numero dopo essersi spaccata.
Palombo nell'esporre l'emendamento ha spiegato che con l'attuale regolamento gli spuntisti di frutta e verdura rappresentano un problema di forte concorrenza verso chi esercita con le più stringenti regole del mercato coperto. Di più, la facilità con cui si può ottenere un posteggio giornaliero "a spunta" rappresenta uno squilibrio con chi al mercato coperto paga tutto l'anno. A ciò si aggiungano, sempre secondo il consigliere di minoranza, le migliori condizioni igienico-sanitarie di una struttura in pianta stabile.
Secondo Palombo fra le cause del declino del mercato coperto vi sarebbe anche quella appena accennata: è più facile e conveniente per gli esercenti montare una bancarella all'aperto che impegnarsi in un contratto annuale.
Durante la riunione si è poi scoperto che varie concessioni del mercato coperto sono abbandonate e ci sarebbero problemi a recuperare la documentazione. Addirittura qualcuno avrebbe lasciato il banco frigorifero all'interno della struttura, evidentemente non sapendo più che farsene.
La replica per i componenti di maggioranza della Commissione statuto e regolamenti è arrivata da Antonio Potalivo, secondo il quale le cause del poco interesse verso il mercato coperto non hanno a che vedere con la presenza di venditori itineranti.
Alla fine il voto ha visto contrapposti due contro due: Cabiria Calgione e Antonio Potalivo della maggioranza contrari alla modifica del regolamento, Nicola Palombo e Gianluca Monturano della minoranza favorevoli. La proposta non è passata, le regole restano quelle vigenti.
Ma passando dall'argomento specifico alla modalità con cui si è arrivati alla decisione, qualche riflessione è d'obbligo. Come detto la Commissione non era riunita da maggio 2023 e questo perché dopo essersi spaccata, la maggioranza non aveva più elementi da piazzarci. A meno di non voler ripiegare sui "dissidenti" Tania Travaglini e Andrea Cardinali, ex assessori fatti fuori dopo crisi, azzeramento, rimpasto di giunta, polemiche ecc. Durante la riunione in oggetto è arrivata infine l'ammissione: non vogliamo rimpiazzare il terzo membro di maggioranza, ci va bene così, continuiamo a quattro. Ma questo significa due contro due, significa andare in pareggio e non riuscire ad approvare, in caso di disaccordo, non avendo più l'essenziale vantaggio del terzo elemento.
Il 13 maggio col pareggio non è passata la proposta della minoranza e tanto meno sarebbe passata nelle normali condizioni di inferiorità numerica. Ma a quattro, due contro due, potrebbero non passare nemmeno i provvedimenti decisi dalla maggioranza, che di fatto non ha più i numeri per imporsi non volendo inserire in Commissione la Travaglini o Cardinali. Stavolta bocciata la minoranza, la prossima la maggioranza? Poiché c'è questo rischio non si riunirà per chissà quanto, magari fino alla fine del mandato, l'organo che redige i regolamenti?
Quel che par di capire, dopo un anno, è che la maggioranza pur di non vederci dentro due che ormai considera fuori dalla propria grazia, accetta il rischio di paralisi. Sempre che non si opti per il rinvio ad libitum.