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"Stavolta ve lo chiediamo espressamente il Consiglio e vediamo se capite"

Continua la querelle sulle convocazioni entro venti giorni: De Risio e Monturano vogliono che mozioni e interpellanze siano discusse entro il 2 febbraio 2025

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Macché, non è mica finita la querelle sulla mancata convocazione del Consiglio comunale. Gianluca Monturano e Fabio De Risio non si danno per vinti e ieri sera hanno inoltrato una nuova richiesta. In sintesi, entro venti giorni vogliono che siano discusse la loro mozione e le altre nove interpellanze presentate a dicembre. E stavolta scrivono chiaramente di voler il Consiglio. Data dell'ultimatum 2 febbraio 2025.
La vicenda ha avuto inizio il 19 dicembre, quando i due consiglieri di minoranza hanno presentato mozione e interpellanze, e per questo si aspettavano la convocazione entro venti giorni, come previsto dal regolamento. Ma invece che entro l'8 gennaio, come loro convinzione, il Consiglio è stato fissato al 13 gennaio, data in cui Monturano e De Risio non sarebbero stati disponibili. La sera del 12, a meno di ventiquattro ore, hanno formalizzato il ritiro dei dieci ordini del giorno e inviato la giustifica per l'assenza.
Il pomeriggio successivo, due giorni fa, il Consiglio è stato formalmente aperto e chiuso dopo un minuto e mezzo, poiché mancavano gli autori di tutti e dieci gli argomenti in programma. "Un Consiglio fatto per loro" lo ha definito in intervista la sindaca Simona Contucci, mancando i quali non si poteva procedere con la discussione.
Dal canto suo la maggioranza, anche per voce della stessa prima cittadina, afferma di preferire che le riunioni siano decise tramite buon senso e che, regolamento alla mano, bisognerebbe specificare di volere un Consiglio. Solo in quel caso partirebbe l'obbligo dei venti giorni. Nel documento di ieri i due consiglieri di opposizione sostengono invece che "la prassi sempre osservata, e rispettata sino ad ora dalla S.V." è che la presentazione valga anche come richiesta. In ogni caso, stavolta scrivono a chiare lettere di voler: "la convocazione del Consiglio comunale entro 20 giorni dalla presentazione della stessa mozione e degli altri atti protocollati, ovvero entro il 2 febbraio 2025, con l’iscrizione all’ordine del giorno per discussione consiliare degli stessi atti protocollari".
Questo l'ultimo capitolo della bagarre in corso per i cavilli regolamentari, a volte seguiti pedissequamente altre interpretati. Nel Consiglio figurano i dieci ordini del giorno di Monturano e De Risio (agrivoltaico, asilo nido, casa Caroselli, Marina ecc.) ed eventualmente qualcuno inserito dalla maggioranza. Quanto basta per prevedere una riunione fiume dopo quella più corta di sempre la volta scorsa.
Nella foto Simona Contucci e Gianluca Monturano
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