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Giorni concitati a Petacciato: i due Di Pardo e Del Re si vedono (circospetti), ma D'Amario chiede un Consiglio

Dopo le dimissioni dei tre assessori fidati dell'ex sindaco continua la bufera nel piccolo centro costiero. Si moltiplicano le correnti e i tre big si rivedono per ricucire

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PETACCIATO. Giorni febbrili dal punto di vista politico dopo il bollente fine settimana. Obiettivo trovare una via d'uscita alla crisi scatenata dalle dimissioni dei tre assessori robertopardiani. Il come resta da vedere e così, mentre si susseguono riunioni fra i tre principali maggiorenti locali, si evidenziano ancora di più le frizioni interne all'unica lista che si è presentata alle comunali nel giugno scorso. La conferma che quando una minoranza non c'è, se ne crea una al suo interno. O forse più di una, tant'è che le correnti sembrano essere al momento quattro. Ed ecco gli ultimi sviluppi della crisi alla petacciatese.
L'antefatto. Annunciate venerdì, le dimissioni di Lucia Marchesani, Giuseppe Greco e Federica Capodaglio sono state protocollate sabato. I tre assessori referenti dell'ex sindaco Roberto Di Pardo, oggi consigliere regionale, hanno così manifestato platealmente il proprio disaccordo con il primo cittadino, Antonio Di Pardo (non parente del predecessore). Un'ipotesi, questa del riaccendersi delle vecchie ostilità fra i due Di Pardo, per altro anticipata a Monteneronotizie dall'ex consigliere comunale di minoranza Matteo Fallica alla vigilia delle elezioni. 
Nell'imminenza delle dimissioni dagli ambienti del sindaco hanno provato a interpretarle come la presa d'atto di non riuscire a mantenere il troppo gravoso impegno. Ma a quanto pare non hanno convinto nessuno, se non altro perché almeno la Capodaglio ricopriva già l'incarico nella passata consiliatura, sapeva benissimo cosa l'aspettava. Viceversa i tre dimissionari, e cioè secondo, terzo e quarto più votati, hanno dichiarato ai media locali di non trovarsi per niente in sintonia con il sindaco.
La richiesta di Consiglio comunale urgente di Enrico D'Amario. Il consigliere ha richiesto che si discuta della crisi nella massima istituzione cittadina ed è singolare che lo faccia il primo in lista per la sostituzione in giunta. D'Amario è stato infatti il quinto eletto e se la logica seguita è stata quella di premiare i più votati, tolti i tre dimissionari rimarrebbe il suo nome da scegliere per primo. In teoria, perché le solite indiscrezioni parlano di antichi disaccordi fra lui e il sindaco Antonio Di Pardo, manco a dirlo. Da qui probabilmente la richiesta di Consiglio in solitaria. La sua sarebbe quindi una terza corrente in maggioranza.
Gli incontri febbrili dei tre big. I tre potenti sono il consigliere regionale ed ex sindaco Roberto Di Pardo, l'attuale Antonio Di Pardo e Nicola Del Re, direttore del Consorzio industriale di Termoli (Cosib). Si starebbero parlando in questi giorni per individuare una possibile soluzione, una pacificazione, ovvero sedare i mal di pancia ormai alla luce del sole. E così diventa più di una voce la tesi che al sindaco sia caduta la bacchetta e che non riesca più a dirigere l'orchestra consiliare, con gli strumentisti che suonano ognuno per sé. O quasi, perché Roberto Di Pardo i suoi li dirigerebbe eccome. I tre big tornano a parlarsi dopo aver litigato, ma per arrivare a una pace si erano accordati a suo tempo per passare uno in Regione, l'altro prendere il posto di sindaco e l'altro ancora al Consorzio industriale.
Resta da verificare se questi incontri saranno proficui, se i due Di Pardo arriveranno a una tregua o, come vuole una delle tante voci, l'ex pensa già ad affossare il successore e rimettere sullo scranno di sindaco un suo fido.
Per il momento dal teatro politico petacciatese è tutto.
Nella foto in alto da sinistra Roberto Di Pardo, Nicola Del Re e Antonio Di Pardo
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