PETACCIATO. Scacco matto, il derby dipardiano va ad Antonio. Giunta rifatta, maggioranza salva, persino la parità di genere rispettata. Si va avanti fino al 2029, o almeno si spera. Il sindaco ha emesso oggi pomeriggio i decreti di nomina dei nuovi tre assessori e si tratta di Enrico D'Amario, Valentina Micozzi e Cristina Limone. Quest'ultima è esterna, evidentemente nominata per rispettare la parità di genere. Dei due scenari ipotizzati in questi giorni si è realizzato quello favorevole al sindaco in carica in sostanza, che salva poltrona e amministrazione dopo la crisi scatenatasi dieci giorni fa. Tre assessori si sono infatti dimessi, poi altri due consiglieri hanno ingrossato le file dei dissidenti. In pratica si è formata una minoranza dopo che dalle urne non ne è emersa una, essendo stata presentata una sola lista nel giugno 2024.
Sarebbero bastati altri due per far saltare il sindaco e in questi giorni si era vociferato a proposito di questa possibilità . La giunta appena rifatta da Antonio Di Pardo allontana questa ipotesi e certifica che la guerra con l'omonimo ma non parente Roberto, almeno per il momento, l'ha vinta lui.
I tre assessori dimissionari (Lucia Marchesani, Federica Capodaglio e Giuseppe Greco) sono infatti vicini all'ex sindaco e oggi consigliere regionale. Dopo un idillio durato qualche anno, fra i due Di Pardo è cominciata una certa ostilità , sfociata a inizio anno nelle prime dimissioni e nel tentativo di far saltare una maggioranza che non si voleva sostenere più.
Negli ultimi giorni le intense trattative hanno portato alla nuova giunta di oggi. Il nome di Enrico D'Amario (59 anni) circolava già da giorni, in verità , e a lui sono affidate le deleghe:
Lavori pubblici, Edilizia scolastica, Commercio, Efficientamento energetico, Aree cimiteriali, Verde pubblico, Attività produttive.
L'altra nuova assessora, sempre eletta, è Valentina Micozzi (46 anni): Turismo, Demanio, Beni archeologici – storici e monumentali, Beni culturali.
Infine Cristina Limone (44 anni), che è l'unico elemento esterno al Consiglio comunale, dove quindi non avrà diritto di voto, si occuperà di: Istruzione, Politiche sociali, Politiche per la casa, Eventi culturali, Disabilità .
Antonio dà così scacco a Roberto Di Pardo, riesce a ricomporre giunta e maggioranza, seppur con qualche fatica di troppo e un assessore esterno per rispettare la parità di genere imposta dalla legge. Significa lasciar fuori chi alle elezioni si è presentato, ma è evidente che un accordo è stato raggiunto e adesso il sindaco può contare su otto elementi, lui compreso. Per i fuoriusciti robertodipardiani si prospetta un inedito impegno in minoranza. Sempre che il teatrino politico alla petacciatese sia finito.
Nella foto da sinistra Roberto e Antonio Di Pardo
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