PETACCIATO. "Io mi preoccuperei del contenuto di quella lettera, altro che ricercare chi l’ha fatta girare". Interrompe il silenzio che perdura dall'inizio della crisi amministrativa in maniera dirompente il sindaco Antonio Di Pardo. Lo fa attraverso un comunicato in cui parla sia della recente e mancata manovra di palazzo, quando ha perso cinque consiglieri di maggioranza, sia della lettera anonima circolata giorni fa. E che tanto scalpore ha suscitato nella comunità petacciatese.
Un nome non fa ed è quello di Roberto Di Pardo. Per tutto il documento è chiamato "consigliere regionale". Ma è lui il principale destinatario, anche quando il sindaco Antonio Di Pardo (stesso cognome ma nessuna parentela) precisa: "questa amministrazione condanna l’anonimato, soprattutto di chi, 'nell’anonimato' si prodiga per farla cadere".
Il carico da novanta nel finale, nel post scriptum, e riguarda la vicenda della piattaforma in mare e della parcella dell'avvocato. Una vicenda processuale che coinvolse l'intera ex giunta, e quindi anche Antonio oltre che l'allora sindaco Roberto Di Pardo, finita con un proscioglimento. L'attuale sindaco annuncia che presto ne parlerà.
Di seguito il contenuto integrale del comunicato del sindaco di Petacciato Antonio Di Pardo
Cari concittadini e care concittadine,
a testimonianza della continuità amministrativa di governo per il nostro paese, domenica 02.03.2025 la nuova Giunta e la nuova Amministrazione hanno tenuto il primo Consiglio Comunale. Abbiamo preso atto del nuovo gruppo consiliare costituitosi con il nome di “Petacciato in buone mani”, altrettanto abbiamo preso atto che dopo circa 2 mesi di proclami sulla stampa, abbiamo conosciuto ufficialmente la costituzione del gruppo di minoranza.
Rispettando la decisione di queste persone, le quali hanno voluto creare un nuovo gruppo in seno al consiglio comunale, ci scusiamo con tutto il popolo petacciatese per quanto accaduto.
Vorrei ricordare che mai come nell’ultima tornata elettorale del giugno 2024, il nostro comune si è trovato con una sola lista a concorrere per le elezioni del nuovo sindaco e di tutti i consiglieri.
Vorrei ricordare altresì, come la nostra comunità abbia risposto dando il pieno consenso ad amministrare con circa 2.000 voti, quasi all’unanimità, mai successo nelle precedenti elezioni amministrative.
Vorrei ricordare che a distanza di soli sei mesi, con quale “coraggio” e senza alcuno scrupolo si sia potuto pensare di architettare una caduta dell’Amministrazione, senza minimamente pensare all’offesa dei confronti di chi, ripeto, solo sei mesi prima ci aveva dato mandato per amministrare per 5 anni! Il popolo petacciatese tenga ben a mente nomi e cognomi di coloro che, anche con cattiveria e malvagità gratuite, disprezzando addirittura la dignità morale di brave persone, si sono adoperate fino all’ultimo giorno utile (24 febbraio 2025) per far cadere l’Amministrazione comunale.
Grazie alle persone di buon senso e responsabili nei confronti della nostra collettività, questa Amministrazione continua il percorso con serenità e soprattutto con lealtà nei confronti dei propri concittadini. A coloro che continuano a remare contro, dico che noi vogliamo continuare ad amministrare e vogliamo farlo in tranquillità, lavorando per il nostro paese e suggerisco di smetterla e di lasciarci lavorare. Il sindaco attuale di questa comunità, lo dico con molta umiltà e rispetto nei confronti di chi mi ha dato il mandato ad amministrare, è stato scelto dal popolo e sarebbe del tutto fuori luogo che una “minoranza della maggioranza” (scusate per il gioco di parole!) rinnegasse questa scelta.
È noto a tutti che un consigliere regionale sia alla ricerca del responsabile della circolazione nel nostro territorio di una lettera. Quando dichiara che “la lettera è stata indirizzata al sindaco”, vorrei precisare che quella lettera è stata indirizzata a tutti i consiglieri, così come è stata inviata a tutti i consiglieri dei comuni che fanno parte del nucleo industriale del basso Biferno. Perciò vorrei sottolineare che ciò che dichiara quel consigliere regionale è falso.
In qualità di sindaco sono venuto a conoscenza di questa lettera mercoledì 26 febbraio 2025 dopo che la stessa è stata protocollata come posta in entrata al comune. Avendo constatato dall’indirizzo riportato sulla busta, che venivano interessati tutti i consiglieri, ho dato loro solo l’informazione e la lettura del contenuto, dopodiché, sempre in qualità di sindaco, ho riconsegnato la lettera all’ufficio di provenienza dove tutt’ora si trova depositata, non è stata consegnata alcuna copia ai consiglieri. Il consigliere regionale, sempre in riferimento alla famosa lettera nei suoi sermoni cita: “molti sindaci hanno deciso di cestinarla non appena ricevuta senza consegnarla a nessuno” e continua ancora dicendo: “il sindaco di Petacciato con tutta evidenza ha ritenuto di non farlo”. Queste sono misere considerazioni strumentali, allusioni che minano solo la pace sociale, poiché il sindaco di Petacciato essendo una persona leale, onesta e rispettosa delle istituzioni ha ritenuto informare i consiglieri presenti di quanto pervenuto.
Non mi sembra giusto che il consigliere regionale debba continuare a sobillare il popolo e a screditare le persone con riferimenti fuori luogo, siamo una piccola comunità, ci conosciamo tutti. Io e tutta l’amministrazione di maggioranza siamo venuti a conoscenza che quella lettera circolava nel nostro territorio solo quando lo stesso consigliere regionale, venerdì 28 febbraio, con un messaggio whatsapp inviato al sindaco e a tutti i consiglieri con la lettera allegata ci informava di questo. Sia il sindaco, che gli stessi consiglieri non avevano alcuna idea di quanto stesse accadendo prima di ricevere questo messaggio. E se qualcuno avesse voluto fare circolare quella lettera di proposito per alterare (manovrare) ancora una volta i giudizi dei petacciatesi?? Sono disposto ad allegare il messaggio e la lettera ricevuti che attestino quanto appena detto.
Io mi preoccuperei del contenuto di quella lettera, altro che ricercare chi l’ha fatta girare. Invito a lasciare in pace le persone che con responsabilità in questo momento hanno deciso di continuare ad amministrare lavorando per il bene comune e non per interessi propri.
Questa Amministrazione condanna l’anonimato, soprattutto di chi, “nell’anonimato” si prodiga per farla cadere.
Confermo pubblicamente la mia disponibilità a collaborare nel rispetto dei ruoli, affinché l’intendo comune porti a creare valore aggiunto al nostro territorio e se ciò non dovesse accadere, nel rispetto reciproco, ognuno per la propria strada.
Chiedo ancora scusa ai miei concittadini e alle mie concittadine, la mia non voleva essere né una giustificazione, né tantomeno una polemica verso chi o verso cosa. Quello che ho scritto, anche a nome di tutta l’amministrazione, l’ho fatto per tutelare il mio onore e quello di chi vuole lavorare per il bene del paese: ho cercato di fare un minimo di chiarezza basata sulla verità di quanto accaduto e non su proclami che non trovano alcun fondamento. L’ho fatto affinché il mio messaggio possa essere quello di una serenità sociale in un clima rispettoso e dignitoso.
Fortunatamente, camminando nelle strade di Petacciato, perché è anche lì che si fa il sindaco, raccolgo opinioni di tantissime persone che non avrebbero avuto bisogno di questa lettera per avere chiaro il quadro della situazione. Per rispetto dell’Amministrazione che rappresento, ho voluto raccogliere in questo messaggio quanto di vero c’è in questa vicenda.
Come ho sempre fatto durante questi decenni che ho attraversato, continuerò ad essere l’uomo che vive nel popolo, l’uomo che ascolta e assapora il profumo della gioia e il lamento della sofferenza dei miei concittadini. Amo e amerò sempre il mio popolo rendendomi disponibile, ascoltando tutti come ho sempre fatto. Vorrei essere ricordato come il sindaco del popolo e nel popolo. Non vorrei essere ricordato come il sindaco dei palazzi. Vorrei essere ricordato come la persona che riconoscendo i propri limiti, senza sentirsi mai l’onnipotente, fino alla fine è rimasto Tonino Di Pardo, che all’età di 73 anni continua ancora a sognare per cercare di contribuire con onestà a migliorare le condizioni del proprio territorio e dei propri concittadini.
Con Affetto e stima Antonio Di Pardo e tutti i consiglieri di maggioranza.
P.S. Quando sarà il momento (e arriverà presto) vi darò informazioni anche sulla vicenda “PIATTAFORME” e “PARCELLA AVVOCATO”. Per la lealtà che mi contraddistingue, non mancherò di farlo.
Nella foto da sinistra Roberto e Antonio Di Pardo in occasione della firma per le elezioni comunali del giugno 2024
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