Faccia da bravo ragazzo, educato e garbato, Ramirez Siro, giocatore argentino in forza all’ASD Calcio Montenero dal mercato di riparazione della scorsa stagione in un’intervista esclusiva per i nostri lettori, cercando di spiegare i sogni e le speranze di uno dei tanti argentini venuti in Italia per avere una vita migliore.
Questa intervista cerca di mostrare ai tifosi e simpatizzanti del Montenero, uno degli uomini-simbolo della stagione in una veste insolita.
Inserito con molte difficoltà l’anno scorso, pur disputando un buon girone di ritorno, verrà sempre ricordato per quella punizione in area al minuto 98 a Trivento che ha permesso di pareggiare la finale play-off per poi vincerla 4-1 nei supplementari.
Quest’anno spesso gioca da tuttocampista, neologismo coniato per quei giocatori che si trovano ovunque, in ogni parte del campo, partecipando così quasi a tutte le azioni, sia di interdizione che di attacco.
Molto disponibile, ha accettato con il sorriso questa intervista e con un buon italiano ha candidamente ammesso che è la prima volta che viene intervistato e non essendo abituato, ha mostrato anche un po’ di timidezza.
L’uomo-copertina di questa settimana è senza dubbio Siro Ezequiel Ramirez, calciatore argentino in forza all’ASD Calcio Montenero, dal mercato di riparazione della scorsa stagione.
Iniziamo a sciogliere il ghiaccio, quanti anni hai?
”Ho 26 anni compiuti sabato scorso.”
Quando hai mosso i primi calci?
”A 6 anni nella squadra che si chiama America.”
Vogliamo ricordare di dove sei originario?
”Sono Argentino di La Plata.”
Dove vivi adesso?
”A Montenero di Bisaccia.”
Da quanti anni?
”Un anno, ma sono stato i primi mesi a San Salvo, poi mi sono trasferito a Montenero.”
Raccontami questa tua avventura italiana, cosa ti ha spinto a venire in Italia?
”Voglio crescere come calciatore ma soprattutto come persona, sono venuto da solo e con una valigia piena di sogni, poi mi ha raggiunto la mia famiglia, composta da papà, mamma, sorella, cognato e due nipotini.”
Hai detto che hai iniziato nella squadra “America”, dopo con quali squadre hai giocato da grande, e in quali categorie?
”Ho giocato in diverse squadre, in serie D e pure serie C Argentina.”
Quale è stata la gara che ricordi con più affetto?
”In Argentina avevo giocato una finale nei dilettanti e stavamo perdendo 2-1 e con un uomo in meno, il mister mi ha spostato a centrocampo per dare una mano, io ero attaccante, a 5 minuti dalla fine ho segnato il gol del pareggio e poi abbiamo vinto ai rigori.”
E invece quale è stato il campionato che ricordi più volentieri?
”È stato proprio quello che abbiamo vinto in finale, in Argentina, emozione bellissima.”
Hai qualche persona cara che hai incontrato nella tua carriera sportiva?
”Ho tante persone care, perché il calcio è pieno di belle persone, ma se devo dire un nome, dico Leandro Neira, che mi ha fatto iniziare a giocare, venendo a prendermi a casa piccolino, altrimenti non potevo andare a fare gli allenamenti.”
Quando hai deciso di iniziare ad insegnare calcio e perché?
”Ho iniziato quest’anno perché mi piace vedere la crescita dei piccoli bambini, questo è lo specchio della crescita anche come persona.”
Hai avuto più soddisfazioni o delusioni?
”Più soddisfazioni, anche quando vedi tutto nero, il calcio insegna a trovare il lato positivo, il calcio è maestro di vita.”
Sabato scorso, nel giorno del tuo compleanno (18 novembre ndr) c’è stata la presentazione della scuola calcio di Montenero e tu eri presente in doppia veste, sia di calciatore della prima squadra sia di collaboratore del settore giovanile. Ad un certo punto lo speaker Teresio ti ha chiesto quanti gol avevate realizzato tu e D’Ottavio (in pratica i due bomber della squadra) tu avevi risposto: “7 gol io e 8 Gustavo, ma ne parliamo a fine gara domani”. Te lo sentivi?
”Si me lo sentivo, veramente ogni gara sento di poter segnare e fare il meglio per la squadra.”
Quindi sei felice di aver superato Gustavo nella classifica marcatori?
”Non è che sono contento di aver superato Gustavo nella classifica marcatori, perché io non voglio superare lui, ma voglio superare me stesso partita dopo partita. È sempre bello a livello di squadra che ci siano 2 attaccanti che stanno lottando per il primo posto di cannoniere del torneo, fa bene ad entrambi e soprattutto alla squadra. Io e Gustavo abbiamo una grande intesa.”
Adesso dei primo nella classifica marcatori con altri 2 attaccanti, e ci sono in 2 gol ben 10 attaccanti, ti piace questa cosa?
”Si certo! Speriamo di continuare così.”
Come ti trovi a Montenero?
”Fino ad adesso perfetto!”
Come ti trovi con la squadra di Montenero e con i compagni?
”Veramente bene, più che una squadra questa è una famiglia.”
Qual è la partita che ricordi volentieri in Italia?
”Senza dubbio la finale play-out a Trivento, dove sono riuscito a segnare al 98° sull’ultima azione della partita, pareggiando e poi vincerla nei supplementari, salvando così la squadra e ripagando la società dei tanti sforzi e sacrifici fatti.”
Molti bambini e ragazzini ti vedono come un mito, come un esempio, che effetto ti fa?
”Questo mi fa molto piacere, mi dà una grande emozione, addirittura mi chiamano da fuori dal campo: è molto bello. Devo ringraziare anche gli ultras che gridano il mio nome.”
Che squadra argentina tifi e soprattutto quale italiana?
”In Argentina sono tifoso del Boca Juniors, qui in Italia un po la Juve perché mio nonno, di origini italiane tifa Juve.”
Quale scuola hai frequentato?
”Liceo.”
Il tuo papà gioca con gli amatori, cosa ne pensi?
”Sono molto felice che mio papà giochi nel mio stesso club, anche se non con me, perché continua a fare ciò che lo rende felice, ovvero giocare a pallone.”
Fumi?
”Assolutamente no! Niente fumo e niente alcool!”
Quale bevanda preferisci?
”Quando mangio bevo solo acqua, ma come ogni argentino che si rispetta, adoro il mate, che è una bevanda ricavata dall’infusione di foglie di erba mate.”
Quale cibo preferisci?
”Mi piace molto la pasta ed ho nostalgia dell’asado argentino.”
Che musica ascolti?
”Ascolto un po’ tutti i generi, ma quello che preferisco è il Rock Argentino.”
Quale è il film preferito?
”Secretariat (in italiano Un anno da ricordare - Film del 2010), ma mi piace il Cinema in generale.”
Giochi alla Play Station?
”No.”
Sei fidanzato?
”Si.”
Qual è il tuo sogno?
”Avere mio figlio in braccio, la mia ragazza adesso è in Argentina, ma a dicembre mi raggiunge in Italia e ad aprile nascerà il piccolo Ramirez.”
Sabato big-match a Baranello, la prima contro la seconda, cosa speri?
”Anche se mancherà qualcuno e non siamo al completo, spero che torniamo con i 3 punti.”
La redazione MonteneroNotizie.Net augura un buon campionato, un grosso in bocca al lupo per il futuro ed un sentito ringraziamento per la disponibilità.
“Grazie a voi e saluto tutti i lettori di Monteneronotizie.Net e tutti i simpatizzanti della squadra di Montenero… e Forza Montenero!”